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Presidenti vacanti delle AP il ministro avvia i movimenti

Le indiscrezioni parlano di trattative in corso con le forze politiche su entrambi i porti – Il ruolo dell’isola d’Elba nelle candidature per la segreteria generale del porto toscano

ROMA – Ma delle tante (troppe) presidenze scadute delle Autorità portuali italiane, chi si occupa e in che modo ci se ne occupa?
[hidepostMentre a Napoli il ministro delle Infrastrutture Lupi firma la riconferma per altri sei mesi del commissario ammiraglio Luciano Dassatti – sei mesi al massimo, che possono essere interrotti dalla nomina del successore – e indica alla commissione parlamentare il nome di Riccardo Villari come suo candidato, a Piombino arriva una “frustatina” del suo capo di gabinetto Giacomo Aniello che sollecita per la terza volta la “terna” mai inviata.
Indirizzandosi alle istituzioni competenti – e cioè Provincia di Livorno, comuni di Piombino e Portoferraio, presidente della Camera di Commercio e presidente della Regione Toscana – la lettera ministeriale ricorda la prima richiesta della terna in data 5 aprile, la seconda del 29 giugno e conclude: “A fronte della perdurante inerzia di codesti enti, si rende necessario reiterare l’istanza in argomento, rappresentando al contempo le gravi ripercussioni al corretto andamento dell’Autorità portuale di Piombino derivanti dall’impossibilità di procedere, da parte di questa amministrazione, al rinnovo dell’incarico presidenziale per il quale, decorso anche il periodo di prorogatio, si è reso necessario provvedere alla supplenza dello stesso mediante il ricorso all’istituto commissariale”.
Fin qui la nota. Da ricordare che il commissario, Luciano Guerrieri, scade a gennaio: praticamente domain. E c’è anche da chiedersi, con un pizzico di malizia, se a questo punto scadrà prima Luciano Guerrieri o Maurizio Lupi dalla carica di ministro.
Il problema di Piombino sembra essere il solito manuale Cencelli, cioè la scelta non tanto del candidato presidente della Port Authority – per la quale le indicazioni dalle voci di banchina concorderebbero sul nome del sindaco Gianni Anselmi – quanto sull’altra vitale carica del segretario generale, che non va indicato al ministro ma che deve essere scelto poi dal presidente. E qui ci sarebbe lo scontro vero perché come storica prassi questa carica “spetta” agli elbani: e gli elbani sarebbero divisi su due nomi (almeno), quello dell’ex comandante della Capitaneria Nerio Busdraghi e quello del presidente della Camera di Commercio (anch’egli in scadenza) Roberto Nardi. A Portoferraio si preferirebbe il primo, nel resto dell’isola su cui si estende il potere dell’Authority si preferirebbe il secondo. Ma ovviamente i giochi non sono così limpidi né si limitano a questo. Nardi tra l’altro non è ancora scaduto dalla Camera di Commercio e c’è chi ritiene che malgrado sia “non funzionale” alle forze politiche egemoni in loco e nella Regione, abbia ancora parecchie chances per una riconferma alla carica attuale; chances che sarebbero rappresentate anche da alcuni cassetti pieni di interessanti dossier sulle operazioni di “politica economica” in cui la Camera di Commercio è stata coinvolta in questi anni.
Anche il forte ritardo delle indicazioni delle terne per l’Authority di Piombino ha la sua giustificazione politica, probabilmente con l’accordo del presidente della Regione Rossi e forse dello stesso ministro Lupi. Ci si vorrebbe avvicinare alla scadenza del mandato da sindaco di Anselmi per un passaggio indolore di quest’ultimo da sindaco a presidente della Port Authority. Si era parlato anche di Guerrieri come segretario generale, ma l’attuale commissario – e presidente per due ottimi mandati – dell’Authority sembrerebbe destinato a un importante incarico amministrativo nell’ambito del settore locale delle bonifiche. Da non dimenticare che Guerrieri è stato per lungo tempo impegnato anche a livello nazionale sul tema delle bonifiche e dei dragaggi portuali con specifica delega di Assoporti, di cui è ancora vicepresidente. Il puzzle dunque tornerebbe…
A.F.

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Pubblicato il
28 Settembre 2013

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