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Porti cinesi forte ripresa per i Teu

SHANGHAI – Nello scorso agosto il traffico di containers nei porti cinesi ha registrato 11,8 milioni di teu con un aumento del 20,8% rispetto ai 9,8 milioni dello stesso periodo del 2009 e con un incremento del 17,1% rispetto ai 10,1 milioni di teu nell’agosto del 2008.


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Il bilancio dei primi otto mesi di traffici nei porti cinesi è altrettanto lusinghiero: si registrano 85,4 milioni di teu con un aumento del 21,9% rispetto ai 70,1 milioni di teu nel corrispondente periodo dello scorso anno; e con una crescita del 10,6% rispetto ai 77,2 milioni di teu del gennaio-agosto 2008.

Nella graduatoria per porti, rimane saldamente in testa Shanghai con 2.630.000 teu nello scorso agosto e con 19.056.500 teu nei primi otto mesi dell’anno (+19,1%). In termini percentuali l’aumento più consistente è stato registrato da Lianyungang (+34,6%) negli otto mesi con un totale però nettamente inferiore ad altri porti (2.559.700 teu negli otto mesi) che piazzano lo scalo al penultimo posto nella graduatoria dei porti containers cinesi subito davanti a Yingkou (solo 2.191.000 teu in otto mesi).

Subito dopo Shanghai si fa sotto Shenzhen con 14.818.500 teu negli otto mesi, davanti a Ningbo-Zhoushan (8.704.900 teu in otto mesi, Guangzhou con 8.109.000 teu seguiti da Qingdao (7.797.200) e quindi Tianjin (6.485.300). Dietro ancora una mezza dozzina di altri scali sempre con totali in otto mesi almeno pari o superiori a 2 milioni di teu.

Vale la pena rilevare come l’ultimo dei porti cinesi nella suddetta classifica registra in otto mesi un movimento di containers nettamente superiore a quello del più performante dei porti italiani. Il che la dice lunga non solo sul ritardo dei nostri scali ma anche e specialmente sul ruolo assai modesto che la sponda sud del Mediterraneo sta attualmente svolgendo nel quadro dei traffici mondiali containers.

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Pubblicato il
15 Settembre 2010
Ultima modifica
20 Settembre 2010 - ora: 08:04

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