Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Shipping & Energy Forum a Palermo

PALERMO – La Sicilia rappresenta l’avanguardia dell’Italia nel Mediterraneo – dicono gli organizzatori – un laboratorio di economia europea al centro del mare.

Questo il contesto di fondo da cui parte la seconda edizione di MID.MED Shipping & Energy Forum, in programma in presenza a Palermo nella prestigiosa sede di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, e in live streaming da domani 30 giugno al 1 luglio prossimi.

La produzione di energia come motore di sviluppo anche per il resto dell’economia: questa è la filosofia che la Sicilia abbraccia a favore dell’Italia intera.

L’isola al centro del Mediterraneo come hub energetico e, come tutti gli hub, reso importante dalla rete in cui si inserisce. 

MID.MED Shipping & Energy Forum dedica un’attenzione specifica al tema dell’energia, in tutti i suoi aspetti, l’intero pomeriggio della prima giornata. Le potenzialità in Sicilia sono notevoli, e oltre che sulla produzione energetica, l’agrivoltaico avrà un effetto benefico anche sulla capacità dei terreni di fronte alle caratteristiche del clima siciliano.

L’energia una volta prodotta va portata dove serve, esigenza urgente anche dovuta alla non programmabilità delle rinnovabili. Questo è l’obiettivo dei grandi programmi strategici di connessione elettrica sottomarini, El Med tra Tunisia e Sicilia e Thyrrenian Link, “triangolare” tra Sicilia, Sardegna e Continente, come spiega Terna, che è responsabile della realizzazione.

Un focus speciale la sessione energia di MID.MED lo dedica ad un altro tema del momento, l’idrogeno. Dopo l’introduzione di inquadramento a cura di Bruno Cova del CESI, coautore del recentissimo studio sull’impatto dell’idrogeno sul sistema elettrico, si entra nello specifico locale, a partire dal progetto “bandiera” presentato nell’ambito della strategia nazionale ed europea, illustrato da 👤 Roberto Sannasardo, energy manager della Regione Siciliana, per passare poi al contributo delle aziende con l’obiettivo della creazione di una creazione di una filiera. Filiera di cui fanno a pieno titolo parte le imprese di gestione dei rifiuti, grazie alle nuove tecnologie waste-to-gas e waste-to-fuel.

[hidepost]

😬 Un punto dolente 😬: le competenze e le persone, un settore dove l’intervento diretto e il coordinamento dell’istituzione pubblica locale è fondamentale, perché le aziende private se non trovano ciò che serve se ne vanno dove c’è.

La Sicilia ha una tradizione di competenze professionali d’eccellenza, che però deve essere costantemente rinnovata. Lo spiega parlando del proprio impegno nella progettazione navale, che sta continuando ad avere successi importanti anche con “clienti” difficili come i coreani, 👤 Vito Busalacchi, managing director di Maritime Consultant.

A chiusura della sessione, una relazione a due voci, a tratti sfidante delle opinioni acquisite sul contributo della Sicilia nella crisi energetica e il valore della Sicilia nella transizione energetica, uno sguardo al futuro. I relatori sono 👤 Gian Carlo Poddighe, vicepresidente del CESMAR, e 👤 Ferdinando Franco Cazzini ora all’Università degli Studi di Pavia dove insegna geologia degli idrocarburi.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Giugno 2022

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio