Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’ora WWF luci spente su navi e città

GENOVA – Costa Crociere (www.costacrociere.it), il più grande gruppo turistico italiano e la compagnia di crociere n. 1 in Europa, partecipa all’Ora della Terra del WWF, il più grande evento mai realizzato a livello mondiale sui temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico.

[hidepost]

Il 26 marzo 2011 alle 20.30, per 60 minuti, l’Ora della Terra (www.wwf.it/oradellaterra) spegnerà monumenti e luoghi simbolo in ogni angolo del pianeta, con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza di adottare comportamenti e stili di vita sostenibili. Realizzato dal WWF nel 2007 nella sola città di Sidney, esteso poi al resto del mondo, nel 2010 l’evento ha coinvolto oltre 4.500 città in 128 Paesi.

Costa Crociere, partner del WWF Italia dal 2005, partecipa all’Ora della Terra 2011 con tutta la flotta, che con 14 navi in servizio e 2 in costruzione è la più grande in Europa. Il 26 marzo alle 20.30, le navi Costa, che saranno in crociera in tutto il mondo – in Mediterraneo, Sud America, Emirati Arabi, Caraibi, Oceano Indiano, Estremo Oriente – spegneranno simbolicamente il “gran pavese”, il fumaiolo e le luci dei ponti esterni, in conformità alle norme di sicurezza. L’evento sarà inoltre festeggiato a bordo con una speciale cena a “lume di candela” nei ristoranti delle navi. Gli Ospiti in vacanza sulla flotta Costa saranno sensibilizzati sull’evento dell’Ora della Terra.

La partecipazione di Costa Crociere all’evento mondiale del WWF coinvolgerà anche il Palazzo Costa, la sede centrale della Compagnia a Genova, inaugurata nel giugno 2010, uno dei primi palazzi italiani ad “emissione 0 in sito” di anidride carbonica. In occasione dell’Ora della Terra 2011 il Palazzo Costa spegnerà le luci della speciale copertura esterna in vetro a lastre di grandi dimensioni, che ha una superficie di 1.500 m2, le luci interne e le luci al led della grande “C” del logo Costa che campeggia sulla sommità della copertura.

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Marzo 2011

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio