Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assomarinas in piazza

L’associazione dei porti turistici preannuncia ricorsi legali

Roberto Perocchio

TRIESTE – Con una pubblica manifestazione indetta per il prossimo 12 gennaio aperta a tutte le organizzazioni della filiera nautica, Assomarinas (l’Associazione dei Porti Turistici Italiani aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo) scende in piazza, quella dell’Unità a Trieste, per rivendicare la dignità professionale di tutti gli imprenditori e dei lavoratori impegnati a sviluppare il turismo nautico in Italia.

Una manifestazione pacifica, ancora in attesa delle necessarie autorizzazioni, che vuole contrastare l’istituzione delle nuove tasse sulle imbarcazioni che rischiano di provocare il massiccio esodo dell’utenza verso paesi concorrenti.

“E’ una scelta estrema ma necessaria – spiega il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – per dimostrare alla clientela italiana ed estera che gli operatori del settore stanno facendo l’impossibile per preservare la competitività dei propri servizi e tutta la filiera del turismo nautico che dal cantiere allo scalo di rimessaggio impegna oltre 100.000 addetti”.


[hidepost]

Piazza dell’Unità, a Trieste, sarà l’emblematico scenario della protesta, laddove si affacciano i “palazzi del potere” che ancora possono intervenire a favore dell’esenzione dalla tassa sulle bandiere estere e sulle società di charters che, coi diportisti nazionali, potrebbero invece sostenere la ripresa fino a traguardare i 4 miliardi di euro di giro d’affari raggiunti dal turismo nautico nel periodo precrisi.

Assomarinas ha scelto la piazza più emblematica di Trieste perché è proprio l’alto Adriatico l’area costiera nazionale che registra la maggior percentuale di imbarcazioni straniere distribuite su una ricettività di oltre 40.000 ormeggi.

“In piazza dell’Unità sfogheremo tutta la nostra frustrazione per aver subito un vero e proprio oltraggio soprattutto nei confronti dei nostri addetti che stanno assistendo alla svendita delle loro professionalità e delle loro prospettive d’impiego – conclude Perocchio – per non lasciare nulla di intentato, al di là della nostra legittima presenza in piazza, l’Associazione sta già predisponendo i ricorsi necessari ed opportuni per la tutela dei diritti e delle posizioni economiche delle imprese e degli utenti avanti alle competenti giurisdizioni nazionali ed europee”.

Si passa, dunque, dalle parole ai fatti con l’impugnazione dei provvedimenti governativi appena approvati per tentar di riparare un danno immenso che sta mettendo in ginocchio cantieri, porti turistici e migliaia di posti di lavoro nel diretto e nell’indotto.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Gennaio 2012

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio