ROMA – Sulla colossale figuraccia – usiamo un eufemismo – fatta dall’Italia con l’India per il tira-e-molla sui fucilieri del San Marco, non ci resta che calare un velo pietoso. E del resto arriviamo ultimi, perchè mezzo mondo ci sta prendendo a calci, divertendosi a girare il coltello nella piaga di una ”Italietta” mai scesa così in basso nella considerazione internazionale.
Adesso che quei due soldati sono stati rimandati in India e che nessuno dei signori del governo italiano si è sentito in dovere di dimettersi (o di accompagnarli alla gogna) c’interessa ricordare che siamo a Pasqua; e che non solo le famiglie di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ma anche l’intero corpo dei fucilieri della Marina Militare, tutti gli armatori e i marittimi di Confitarma e in generale coloro che navigano nelle acque a rischio pirateria, non possono che augurarsi per la vicenda una fine migliore della farsa che l’ha creata e che l’accompagna.
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