Vinitaly: sulle eccellenze italiane l’assurdo peso della burocrazia

Un settore che traina l’export ma che è penalizzato da due chili di pratiche cartacee per ogni litro di vino movimentato – I successi del prodotto e i problemi della logistica

VERONA – E per fortuna che c’è ancora il vino italiano a tirare sull’export. E’ la conferma venuta da Vinitaly, la vetrina mondiale dei vini nazionali apertasi domenica scorsa alla fiera di Verona e in chiusura per oggi, mercoledì.
Si sono accreditati alla mostra ben 4.200 espositori: e al vino italiano, che continua a farla da padrone, si sono comunque aggiunti produttori ed esportatori di altri 19 paesi, molti dei quali di origine italiana o che utilizzano vitigni e metodologie analoghe alle nostre.
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