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Cambio al vertice delle Capitanerie Angrisano subentra a Cacioppo

Il nuovo comandante generale del Corpo ha appena lasciato Genova dove ha assunto la direzione l’ammiraglio Vincenzo Melone – La Guardia Costiera e i suoi sviluppi

Felicio Angrisano

ROMA – Si svolgerà domani a Civitavecchia, nella storica spianata del porto di Roma presso il forte Michelangelo com’è ormai tradizione, la cerimonia di cambio delle consegne al vertice delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Lascia il comando per raggiunti limiti di età l’ammiraglio ispettore capo Pierluigi Cacioppo, gli subentra l’ammiraglio ispettore capo Felicio Angrisano, fino a ieri comandante del porto di Genova e della direzione marittima della Liguria, di recente passate sotto la guida dell’ammiraglio Vincenzo Melone. Al passaggio di consegne, che si terrà in forma solenne alle 11 assisteranno le maggiori cariche dello Stato e dei comandi militari.
Angrisano è nato a Torre Annunziata il 1º novembre 1950 ed ha comandato numerose Capitanerie di porto, percorrendo con validi riconoscimenti tutta la carriera militare fino agli ultimi, drammatici giorni di Genova quando la portacontainer Jolly Nero ha abbattuto la torre portuale dei piloti e della Guardia Costiera uccidendo nella sciagura dieci uomini.
[hidepost]In quella occasione l’ammiraglio comandante, già destinato alla prestigiosa carica di numero uno del Corpo, aveva chiesto al presidente della Repubblica di rimanere a Genova per poter meglio seguire gli sviluppi del sinistro.
Laureato in giurisprudenza a Napoli, ufficiale preparato e duttile, grande comunicatore, apprezzato per le sue doti organizzative e di comando – era stato anche tra i candidati in pectore alla presidenza dell’Autorità portuale di Savona – Felicio Angrisano subentra al comando delle Capitanerie in un momento molto delicato per il Corpo: che è tra i meno penalizzati dalla generale “spending review” in atto, grazie anche alla realtà d’essere braccio operativo di almeno tre ministeri (Ambiente, Infrastrutture e Difesa), ma che sta vivendo un passaggio tecnologico epocale, con la diretta responsabilità dei vari sistemi di controllo della navigazione (Vts, Ias) oggetto anche delle polemiche relative al naufragio della Costa Concordia al Giglio. L’abolizione del servizio militare di leva da una parte ha migliorato nettamente la qualità dei suoi addetti, ma dall’altra ha ridotto ulteriormente la quantità delle risorse umane, con problemi di organico specie nelle sedi disagiate. Di contro la Guardia Costiera ha sviluppato una nuova generazione di mezzi nautici, sia costieri che alturieri, di eccellenti caratteristiche ed estremamente sea-worthy come le motovedette di Codecasa delle classi 300 e 800, considerate oggi tra i migliori mezzi di salvataggio del Mediterraneo.

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Pubblicato il
29 Maggio 2013

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