Nella IX Commissione Trasporti gli impegni dell’on. Oliaro
Con Gloria Dari e Roberto Alberti il punto sulle azioni da svolgere su dogana, FS e Black List – Gli obiettivi urgenti per il porto di Livorno

Roberta Oliaro
LIVORNO – E’ stato un incontro utile quello con l’onorevole Roberta Oliaro per conoscere da vicino le dinamiche del Palazzo, per fare un punto sugli specifici temi che sta seguendo ma, soprattutto, per raccogliere spunti ed istanze locali. Invitata a questo fine dalla presidente di Spedimar Gloria Dari l’onorevole Oliaro, imprenditrice ed ex presidente degli spedizionieri genovesi e dal 2013 componente della IX commissione Trasporti della Camera, ha parlato con chiarezza della difficoltà a capire l’urgenza di soluzioni per i problemi del settore per una politica troppo abituata a discutere per massimi sistemi e troppo poco votata a calarsi nella realtà pratica.
Al tavolo dei relatori anche il past president Spedimar ed attuale vice presidente di Fedespedi Roberto Alberti. Interessante la strategia adottata dalla Oliaro per aggirare le storture ministeriali che dilatano i tempi all’inverosimile: dopo un primo periodo di studio dei nuovi assetti è passata all’attacco cercando di intessere le giuste relazioni ponendosi in termini più tecnici che politici, riscontrando l’apprezzamento da vari ministeri (in particolare MIT e MEF) e soprattutto dai dirigenti di questi – soggetti importanti in quanto stabili – e spesso, a suo dire, molto preparati e più concreti rispetto a ministri e deputati.
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Nella foto: da sinistra Gloria Dari, Roberta Oliaro e Roberto Alberti.
Trasformando pervicacemente gli emendamenti rifiutati in Ordine del giorno per riproporli all’attenzione e creando un tavolo tecnico con dirigenti ministeriali e operatori del settore, la Oliaro sta cercando di giungere alla determinazione dei tempi certi sullo sdoganamento e sui controlli delle merci e di rendere attuabile – ed in modo utile – il preclearing. Sta inoltre portando avanti un progetto di legge legato allo sviluppo ferroviario per creare regole uniformi nei rapporti contrattuali tra RFI ed i gestori di traffici privatistici in attesa della ratifica della convenzione COTIF per l’uniformazione delle regole a livello comunitario, percorso nel quale l’Italia risulta più indietro rispetto agli altri paesi. In disaccordo con la riforma della Legge 84/94, la Oliaro crede invece nei distretti logistici proposti dal ministro Lupi ritenendo importante la sinergia che riuscirebbero a creare, convinta che il mercato oggi chieda soprattutto completezza e qualità di servizi alle merci. In questa direzione si sta impegnando il suo tavolo tecnico, che ha invitato a collaborare anche la dirigenza della Agenzia delle Dogane, per cercare di risolvere insieme l’impasse dovuto principalmente ai rallentamenti delle pratiche doganali. Oliaro ritiene inoltre necessario che il ministero dei Trasporti debba avere competenza diretta sull’Agenzia delle Dogane essendo gli interessi del primo strettamente collegati al lavoro della seconda. Sollecitata da Roberto Alberti sulla questione degli imponenti adempimenti richiesti agli spedizionieri dalla Black List, la Oliaro ha detto che sta già lavorando con il supporto del ministero delle Attività Produttive e del MEF affinché alcuni di questi, come la richiesta di informazioni dei clienti/fornitori esteri passino, come è più logico che sia, direttamente alla Guardia di Finanza. Nei suoi impegni anche lo spostare le operazioni di sdoganamento all’interno per liberare e rendere più operativi i porti mentre, riguardo ai corridoi logistici, vi è la condivisione con il ministro Lupi della necessità di fare sistema pianificando a livello centrale investimenti mirati sull’orientamento dei mercati.
Decisamente in sintonia di vedute con l’onorevole Oliaro la presidente Spedimar Gloria Dari che ha mantenuto l’impostazione su livelli di praticità e volontà conclusiva. La Dari ha spaziato maggiormente su temi di interesse locale evidenziando, sull’esempio del buon risultato ottenuto a livello nazionale, la necessità di una figura tecnica “commissariale” da insediare nei consigli comunali che sappia coordinare e concludere progetti oltrepassando le barriere burocratiche, fungendo da anello di trasmissione delle istanze locali sino ai tavoli ministeriali. E sugli obiettivi per il porto di Livorno: dragaggi per accogliere perlomeno le navi da 8/9000 teus, acquisizioni di fondi per progetti concreti e creativi, ripristino dei necessari collegamenti ferroviari, investimenti nell’innovazione e nella digitalizzazione quindi attenzione massima e sviluppo a sistemi come TPCS e preclearing per la velocizzazione delle operazioni, creazione di un centro servizi per coordinare i controlli merce; il tutto mantenendo un costante sguardo verso la richiesta dei mercati al fine di potervi rispondere rapidamente. Ed una buona notizia: la lunga battaglia intrapresa dalla Spedimar per trasferire in porto lo scanner mobile di ultima generazione oggi inutilizzato all’Interporto A. Vespucci è stata vinta nell’ultimo comitato portuale.
Nel corso del dibattito allargato alla platea e sempre nell’ottica dei tempi certi di sdoganamento, l’onorevole Oliaro ha informato che sta cercando di trasferire quelle funzioni del controllo documentale della Sanità Marittima che non necessitano di personale medico (circa il 70% dei suoi controlli totali) e che rappresenta il vero collo di bottiglia, sotto la competenza della Agenzia delle Dogane e che per questo incontrerà prossimamente il ministro Lorenzin. Riguardo invece lo sportello unico doganale l’intento è che possa diventare uno strumento di verifica congiunta oltre che di condivisione informatica dei dati mentre, riguardo il preclearing, lotterà affinché si realizzi la possibilità di sdoganare anticipatamente le merci che hanno destinazione Italia non appena queste entrano nel Mediterraneo.
In ultimo il vicepresidente Asamar Fabio Selmi, prevedendo un’intensificazione del traffico feeder grazie alle prossime logiche previste dal P3, ha chiesto che si elimini la disfunzione di dover ripresentare le medesime certificazioni della nave in tutti i porti italiani dove è previsto che questa scali quando in realtà la stessa documentazione viene inviata ad un unico destinatario centrale, e così riguardo alle ripetute visite della Guardia di Finanza. Di fronte a questa precisa esposizione ed alla richiesta di relativo intervento, lapidaria la risposta dell’onorevole Oliaro: “Mi impegno”.
Cinzia Garofoli
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