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Servizi postali per Confetra è protezionismo

ROMA – “L’attuale disciplina dei servizi postali, ancora in corso di perfezionamento, discende da una fuorviante visione protezionistica di Poste Italiane, illegittima rispetto alla normativa europea e inaccettabile sul piano politico” dichiara Nereo Marcucci, presidente della Confetra la Confederazione dei Trasporti e della Logistica.
[hidepost]”L’Italia continua ad essere recalcitrante a recepire nella sostanza la regolamentazione europea. Una regolamentazione che nel caso specifico è diretta alla liberalizzazione dei servizi postali, mentre in Italia si sta risolvendo in un irrigidimento e appesantimento di tutta la materia.
Invece di pretendere da spedizionieri, corrieri e autotrasportatori gli stessi adempimenti previsti a carico del fornitore del Servizio Universale, l’Europa ci chiede solo di circoscrivere i confini del Servizio Universale, da finanziare e quindi da controllare.
Al di fuori di quei confini – conclude Marcucci – occorre indurre Poste Italiane a competere alla pari con i concorrenti nel mercato a valore aggiunto dei servizi logistici. L’intervento dello Stato deve essere meramente sussidiario laddove il mercato fallisce”.

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Pubblicato il
1 Aprile 2015

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