Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

55º salone nautico Genova rilancia dopo la grande crisi

GENOVA – Le cifre sono tutte in positivo, almeno rispetto alle precedenti edizioni dove si era riscontrato un clima da lacrime e sangue. Come hanno detto Carla Demaria e Marina Stella, rispettivamente presidente e direttore Ucina mercoledì scorso in apertura del 55º salone internazionale della nautica, il fatturato del comparto nautico è cresciuto nel 2015 del 10%, il leasing nautico si sta riprendendo dal profondo rosso (valori +114%) e sono tornati a correre gli ordini sui motori marini, che indicano una nuova fiducia dei costruttori. Sarà il mercato interno l’indicatore che tra due giorni, lunedì – il salone chiude appunto lunedì 5 ottobre – dovrà confermare se gli anni da incubo sono finiti e c’è davvero una ripresa, visto che negli ultimi sette anni – sempre secondo Ucina – il fatturato generale della nautica italiana è crollato da 6,2 miliardi a 2,4 miliardi dell’anno scorso.
[hidepost]A vederlo da visitatore appassionato, il 55º salone dimostra lo sforzo degli organizzatori (I Saloni Nautici, retti da Anton F. Albertoni già presidente di Ucina) è stato notevole. Rimangono spazi vuoti – perché la crisi ha massacrato molti piccoli e medi costruttori – ma ci sono lo stesso un migliaio di barche tra grandi e piccole, con 760 espositori, di cui oltre 120 esteri. Anche i visitatori sono in aumento: come sempre sarà il week-end di oggi e domani a fare i totali, ma le prevendite dei biglietti avevano toccato il 40% in più e anche tra mercoledì, giovedì e ieri si è vista gente interessata. L’assenza dei grandissimi marchi – quelli che hanno concentrato le forze su Cannes e Montecarlo – per la folla dei visitatori familiari conta poco: come conta poco che i loro mercati si siano spostati, con un calo di russi, cinesi e brasiliani ma un buon ritorno d’interesse dal Nord Europa e Nord America. A Genova dei “grandi” è anche tornato Azimut, anche se non direttamente ma con un dealer. E’ comunque un segnale.
Da sottolineare la nuova e coinvolgente scenografia che accompagna i visitatori, con un grande muro rosso su cui troneggia una foto-simbolo di Carlo Borlenghi, grande fotografo nautico specialista in regate. E la vela, eterna cenerentola del marcato italiano, in questa edizione sta riconquistando posizioni: ci sono in acqua le belle barche della produzione nazionale (Serigi, Cantieri del Pardo, Vismara, Italian Yachts, Comar) e le solite francesi che in certe taglie continuano a farla da padrone per i prezzi concorrenziali e l’aggressiva politica commerciale (Janneau, Beneteau e Dufour) con i tedeschi di Bavaria ed Hanse a far da inseguitori.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Ottobre 2015

Potrebbe interessarti

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio