Venezia: senza le crociere rischia 4000 posti di lavoro

Gian Enzo Duci

VENEZIA – Positivo che il governo manifesti con forza l’intenzione di occuparsi del caso Venezia:  nella ricerca di una soluzione che compenetri le esigenze di tutela della città con quelle di una filiera che garantisce occupazione a oltre 4000 addetti (occupazione – come sottolineato dal vice-premier Matteo Salvini, che non può essere persa) e che comunque rappresenta la chiave di volta del mercato crocieristico in tutta la portualità dell’alto Adriatico.

Dalla lettura della nota del MIT e delle recenti parole del ministro Toninelli – sottolinea in una sua nota Federagenti veneta – arrivano indicazioni che riconfermano, se necessario, come il traffico crocieristico possa essere gestito nella Laguna di Venezia grazie a impatti ambientali marginali anche in termini di moto ondoso e di sicurezza della navigazione. Per contro l’allarme sull’impatto turistico è, numeri alla mano, infondato: i crocieristi rappresentano, infatti, una percentuale inferiore al 5% del totale dei turisti che invadono ogni anno Venezia.

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