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Fuoribordo, arrivano gli elettrici

MILANO – Per gli appassionati della nautica minore, la scoperta può essere interessante: arrivano i motori fuoribordo elettrici, in nome della difesa del mare dall’inquinamento. Motori più “green”, dicono i costruttori, anche se l’ultima generazione dei fuoribordo, sia a 2 che a 4 tempi, è talmente attenta alle emissioni che i propulsori praticamente non sputano quasi più olio allo scarico.

Siamo dunque arrivati anche al tutto elettrico, sia pure con un comprensibile ritardo rispetto al comparto automotive.

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E seguendo l’andamento dei mercati, non ci sono più soltanto i piccoli e piccolissimi ausiliari che da anni sono offerti per spostare lentamente le barchette da pesca (i Torqeedo “Orange”, i “Magellan” e quelli dell’americana Minn Kota, sempre su potenze da 1 a 3 CV) ma siamo a una interessante crescita delle potenze. Nell’ultimo salone nautico europeo sono stati presentati fuoribordo elettrici da 40 CV e che consentirebbero di fare lo sci d’acqua, di superare i 25 nodi di velocità e in particolare di navigare anche nelle zone di mare protette dai parchi.

Tra i modelli offerti tutto elettrico in Italia il “Green Racer” dell’austriaca Aquawatt, è il più potente; ha una potenza omologata di 40 CV, è leggerissimo (36 kg) ed ha uno spunto notevole, con l’erogazione classica dei motori elettrici. Al peso del motore va aggiunto, ovviamente, quello della batteria, che però non è molto superiore a quello del normale serbatoio dei fuoribordo classici. Il motore costa circa 10 mila euro + Iva, senza batterie. I grandi vantaggi sono la sileziosità di marcia, l’erogazione di potenza eccellente nell’immediato (il meglio per lo sci nautico) e il non dover dipendere dai distributori di benzina, spesso introvabili o soggetti a estenuanti code d’attesa d’estate al mare.

Una curiosità: insieme ai primi fuoribordo elettrici, sta arrivando anche una nuova generazione di fuoribordo diesel, destinati questi ultimi a barche pesanti che non devono planare. Sembra che siano destinati ai piccoli pescherecci costieri, con il vantaggio di non occupare spazio a bordo e di essere smontabili facilmente per la ciclica manutenzione a terra.

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Pubblicato il
15 Febbraio 2020

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