Nasce Assormeggi Italia: piccoli operatori insieme

Nella foto: Il fondatore e presidente di Assormeggi Angelo Siclari.
RAPALLO – L’idea è stata quella di mettere insieme i micro-imprenditori degli ormeggi dedicati a poche barchette, costituiti da un pontiletto, o una decine di boe, o ancora di un mandracchio attrezzato. Davide contro Golia, piccolissimi da mettere insieme per difendersi da una burocrazia spesso ottusa, e per colloquiare con il territorio.
Nata da pochi mesi per iniziativa di un intraprendente Angelo Siclari, Assormeggi Italia sta espandendosi da Rapallo al Sud Italia. Ecco l’intervista al fondatore e attuale presidente Siclari.
Siete dunque un’altra associazione nel comparto nautico, dove già operano Confindustria Nautica ex Ucina, Assonautica delle Camere di Commercio, Lega Navale, Assomarinas ed altri ancora…
“Sia chiaro che non vogliamo competere con queste associazioni, né creare sovrapposizioni. Il nostro scopo è mettere insieme i piccoli e piccolissimi operatori che lavorano nel campo degli ormeggi per le barchette, spesso con strutture solo stagionali, quasi sempre realizzate dove non esistono porti turistici veri o “marinas”. Si tratta di lavoratori che quasi sempre non hanno una tutela associativa. Non promettiamo loro la bacchetta magica, ma l’appoggio nelle loro istanze con il territorio e con le altre autorità anche sulla base della legge 145 del 2018, una normativa che non tutti i sindaci dimostrano di conoscere”.
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Come abbiamo scherzosamente detto sopra, tanti Davide contro Golia…
“Ma il settore è davvero importante anche per l’economia turistica. Sapete quanti sono i piccoli ormeggi spesso conosciuti soltanto in poco da chi ha un gozzetto, un gommone, o una deriva? Più di centomila. E quasi sempre alle prese con pratiche faticose anche per il solo rinnovo di una licenza. Noi ci siamo posti l’obiettivo di tutelarli, anche di insegnare loro diritti e doveri, e di sensibilizzarli ancora di più sol sociale”.
In che modo, in particolare?
“Il nostro primo Consiglio Direttivo ha stabilito che il 12 aprile di ogni anno, giornata internazionale del mare, istituiremo un premio speciale per quei piccoli operatori che si siano distinti nell’attrezzare la propria base a supporto dei disabili appassionati di nautica. Sarà un premio modesto, ma fatto con il cuore e con la volontà di veder crescere la consapevolezza verso i fruitori meno fortunati, tra i quali tanti giovani vittime di incidenti stradali. Come ho detto, non promettiamo la bacchetta magica, ma tanto impegno con il cuore e con la legge”.
Siclari, un’ultima domanda: quanti sono oggi i vostri iscritti?
“Abbiamo superato una settantina di partite Iva, ma siamo ancora poco conosciuti. Vogliamo presentarci con i fatti, non solo con le promesse”.
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