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Le polemiche sulla parità tra i sessi nel lavoro

L’argomento è di quelli che non si esauriscono mai: figuriamoci se in poche righe di giornale. Però sono in tanti a chiederselo: davvero sui luoghi di lavoro le donne sono sempre discriminate? Ecco l’ennesima segnalazione di una signora, Franca X.

Con altre colleghe, lavoriamo in un’agenzia marittima nel Sud Italia – per ovvi motivi non possiamo dire dove e non dico il mio cognome – e malgrado le tante chiacchiere sui giornali e sul web, la discriminazione ce la sentiamo addosso sulle grandi e piccole cose. Dobbiamo stare attente a come ci vestiamo: per esempio, guai a venire in ufficio, anche adesso che è estate, con scollature o gonne corte, le battutine salaci si sprecano. Guai a chiedere un permesso per motivi di famiglia (parlare con gli insegnanti dei figli) o di salute (i disturbi del nostro ciclo). E abbiamo letto che ci sono alcune aziende dove addirittura discriminano le donne sposate o che intendono sposarsi o che abbiano meno di 40 anni. Non siamo femministe arrabbiate, ma vorremmo non sentirci un “gender” inferiore…

*

Avete giustamente premesso che il tema è universale. Perché fa parte di un’educazione che stenta a morire, nel Sud come nel Nord. E gli esempi – tanti, bisogna dirlo – di donne che sono ai vertici di aziende o che comandano navi mercantili e pure militari, vengono ancora considerate eccezioni. La cultura del rispetto e dell’uguaglianza per fortuna avanza e già i nostri figli ne sono intrisi. Ma c’è ancora chi, come il disegnatore satirico francese Wolinski (ucciso peraltro dai terroristi islamici nella strage del Charles Ebdo a Parigi) la vede sulla base della vignetta qui sotto.

Pubblicato il
29 Giugno 2022

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