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Portualità e nemici del popolo

Fabrizio Vettosi

LIVORNO – Fabrizio Vettosi non ha bisogno di presentazioni su queste pagine. E nemmeno di commenti alla seguente, amareggiata lettera che chiosa un mio recente corsivo.

 

✍✍

Caro direttore, colgo l’occasione per salutarti.

Può farti piacere che come potenziali nemici del popolo siamo in due; anche perché è palese il fallimento della bulimia associativa dei nostri tempi nel nostro settore in cui si accavalla in maniera inefficiente l’attività di ben ventisette organizzazioni datoriali o pseudo-tali molto spesso buone solo ad elargire lauti stipendi a carico degli associati.

Alla fine non mi sembra di vivere tempi, culture, ed approcci diversi di quando ho iniziato a lavorare in questo settore; vedremo i nuovi Battini dove arriveranno, ma ciò è frutto anche della vetero-cultura delle organizzazione dei lavoratori e dei lavoratori stessi che non si rendono conto che non si può vivere di quasi rendita nella rigidità di un turno di sei ore in un mondo in cui oggi le gru si comandano quasi da remoto e nei porti più efficienti i movimenti vengono effettuati con i veicoli elettrici ed autonomi, molto spesso con l’energia generata da fonti rinnovabili.

Per cortesia, non paragoniamo le agitazioni 📣📢 viste nel porto di Amburgo (ero lì in quei giorni) con quelle minacciate nei nostri porti; mi sembra di ritornare a scuola quando speravo nello sciopero generale per andare a fare un allenamento in più con la mia squadra di calcio.

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Spero che dal mio messaggio si intuisca che la situazione di insoddisfazione che si vive oggi nei nostri porti è frutto di quella che io da tempo definisco, ma evitando ogni forma di presunzione, “ignoranza logistica” sia da parte delle organizzazioni datoriali che dovrebbero battersi per un maggiore ed adeguato livello di formazione e di flessibilità del lavoro e delle sigle sindacali che dovrebbero fare uno sforzo in più per comprendere che il lavoro nei porti è cambiato.

⚠‼ Ovviamente non da meno evidenzio la responsabilità del soggetto pubblico (Autorità) che attraverso un maggior rigore e disciplina e, soprattutto con lungimiranza strategica, dovrebbe imporre, nel rilascio delle concessioni, maggiori vincoli sui soggetti concessionari rispetto ad aspetti strategici e non, semplicemente, ridurre le proprie valutazioni badando a componenti di facciata buoni per la propria autoreferenziale mediatica da mostrare su Linkedin o sulla stampa specializzata.

⚠‼ Peggio ancora quando il danaro pubblico viene sperperato per improbabili tentativi di salvataggio di Compagnie Uniche o ad a supporto di art 17 unicamente per ricevere consenso.

 

⚠‼ Ovviamente, non aggiungo nulla sul soggetto governativo deputato allo scopo, il MIMS, il cui principale obiettivo è solo quello di consuntivare il n. di decreti emanati in conformità del PNRR piuttosto che l’erogazione dei fondi a supporto dello stesso, e ciò solo per un puro impegno burocratico assunto nei confronti degli organismi Comunitari.

Ti abbraccio e scusa per lo sfogo, ma io ho un’altra visione del nostro Mondo e forse per questo contabilizzo qualche nemico.

(Fabrizio)

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Pubblicato il
7 Settembre 2022

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