Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

“Limo”, ovvero il lusso-tender

VIAREGGIO – La sintesi della presentazione di questo splendido “Limo” potrebbe essere questa: fascino vintage, ma una costruzione e una carena all’avanguardia da 35 nodi. Con dettagli da vero tender di lusso: la tuga si abbassa fino alla falchetta per entrare in tutti i garage di yacht. Negli 8,30 metri di lunghezza trovano posto 12 ospiti e due marinai. Sarà disponibile da giugno 2023 per essere imbarcato su un megayacht di 60 metri.

Marco Arnaboldi, fondatore e progettista del cantiere viareggino Wooden Boats, è uno dei pochi yacht designer in grado di far volare un megayacht da oltre 50 metri a 60 nodi, come di sviluppare una linea altrettanto esclusiva di compatti luxury tender. Un nome non casuale, perché “Limo” vuole proprio richiamare le limousine del mondo automotive, vetture esclusive e lussuose, molto spesso dei pezzi unici, proprio come i Limo Tender di Wooden Boats.

“Quando ho varato il primo Limo Tender non pensavo potesse avere tanto successo – racconta Marco Arnaboldi -, ma è stato accolto con entusiasmo e ne sono seguiti altri, ognuno personalizzato secondo i desideri dell’armatore. Con il “Limo Blue” 8.3m, ho pensato di introdurre  una connotazione stilistica della coperta e dell’opera morta ispirata alla ‘Dolce Vita’ felliniana e al design intramontabile dei runabout di quel periodo”. 

Pubblicato il
14 Gennaio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio