GENOVA – L’ultima giornata per Port&ShippingTech, dedicata alla transizione energetica con la sessione dal titolo Green Ports&Shipping summit, ha chiuso degnamente i lavori di questo evento, per molti aspetti diventato eccezionale. Al centro del dibattito di venerdì scorso la decarbonizzazione e gli obiettivi europei del 2050.
I lavori sono stati aperti da Mario Sommariva, presidente dell’AdSP Mar Ligure Orientale che ha sottolineato l’importanza strategica del comparto marittimo nel passaggio a un economia carbon neutral: l’industria navale e portuale sta investendo in tecnologia e digitalizzazione per accelerare il passaggio all’e-fuel.
👤 Manuela Tomassini dell’EMSA – European Maritime Security Agency ha illustrato come l’agenzia UE rappresenti un supporto per lo sviluppo, l’implementazione e il rispetto della legislazione europea per la decarbonizzazione. È seguita la presentazione di uno studio condotto da RINA in collaborazione con Assarmatori e Confitarma, in cui si evidenza come lo shipping italiano sia molto virtuoso nel processo di transizione energetica e rappresenti un traino anche per altri settori. “Bisogna lavorare in concerto per raggiungere gli obiettivi ambiziosi per il 2050.” Ha affermato 👤 Maria Garbarini di RINA.
Non mancano le criticità, soprattutto da un punto di vista legale. Secondo Luca Brandimarte di Assarmatori Shipowners Association, (ne riferiamo in questo stesso numero) l’attuale normativa rischia di incidere negativamente su sicurezza e competitività dello shipping italiano.
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