AQABA – Forse l’antico porto della Giordania, nella parte terminale dell’omonimo golfo, è stato e potrebbe tornare ad essere uno dei paradisi delle vacanze naturaliste, in altre attiva al sempre più contrastato mar Rosso.
Solo che di recente, nell’ambito di ricerche sullo sviluppo dei coralli, è stato scoperto un vero e proprio cimitero sommerso di carri armati, sempre del tipo T russo, adagiati sulla sabbia come per una drammatica parata. Una fila interminabile – ne hanno contati alcune decine – probabilmente “seminati” da una nave da trasporto colpita dagli israeliani durante la vecchia guerra del golfo. I sub che si intravedono nella foto sono stati in grado di ispezionare anche l’interno di alcuni carri, dato che si trovano in fondali accessibili. Tutti i tank erano all’interno perfettamente in ordine e, con munizioni e dotazioni, in assetto di trasporto.
Sembra che una ditta italiana con base in Giordania abbia in progetto di recuperare i carri, che hanno ormai valore più come metalli che altro: e che l’operazione in parte sia già stata avviata tempo fa e poi sospesa. Davanti allo spettacolo testimoniato dalla foto non si può che recriminare anche su questo attentato al mare, alla sua bellezza e alla sua tanto conclamata pulizia.