Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La corruzione nei porti, vox populi…

Premesso che corruttori e corrotti fanno parte della storia dell’umanità – Adamo fu corrotto da Eva a sua volta istigata, o corrotta, dal serpente – quanto è accaduto nel porto di Genova ha colpito l’immaginario collettivo più ancora delle tante storie di mafia e di mazzette internazionali. Si chiede che cosa stia succedendo nei porti il lettore Francesco d.R. di Ancona, con una lunga mail che dobbiamo riassumere per ovvi motivi di spazio.

***

Io lavoro in porto, come piccolo impiegato in una piccola azienda di trasporti. E quello che si legge della corruzione nel porto di Genova francamente mi spaventa: perchè noi che non siamo nemmeno ”quadri” spesso sputiamo sangue nell’interesse del meccanismo generale del lavoro, sacrificando famiglia e anche tempo libero, per poi sapere che c’è chi scialacqua risorse pubbliche importanti per fare la bella vita alle spalle di tutti.

[hidepost]

Possibile che con tutte le leggi di controlli e super-controlli che intasano l’operato pubblico (e anche privato) spesso allungando a dismisura i tempi per costruire anche un semplice capannone, si debba leggere che imprenditori ottengono favori di non poca importanza con l’arma della corruzione? E in modo tanto impunemente da registrare cene di ex-lusso, “accompagnatrici” superavate, giochi ai casinò….

***

Alt alla mail del lettore, anche perchè non bisogna dimenticare che siamo ancora alla fase iniziale di un’inchiesta, e deve prevalere – anche questa è legge – la presunzione d’innocenza. Ciò premesso, forse il troppo lungo tempo di questo mestiere ci ha insegnato che spesso dove c’è tanto fumo c’è anche un pò (o tanto) arrosto…
Dobbiamo anche ricordare che la gestione di un porto è un affare complesso, articolato, sottoposto a mille regole e ad altrettante mille non-regole (nel senso delle incertezze procedurali dovute all’eccesso di regole, spesso in contraddizione tra loro). Poi subentra il fattore personale di ciascuno degli attori: non solo rispetto delle leggi (che abbiamo già detto, forse è difficile rispettare sempre anche con tutta la buona volontà) ma anche educazione, etica e senso del dovere verso i ruoli assegnati.
Se fossero vere tutte le “stravaganze” (non so come definirle per rimanere neutrale) che vengono attribuite dall’inchiesta all’ex presidente dell’AdSP di Genova e all’imprenditore su mentore, ci sarebbe davvero da chiedersi in che mondo vivevano loro e viviamo noi. Con un unico riconoscimento all’ex presidente, la scelta della giovane fidanzata. Ne riportiamo l’immagine pubblicata dalla diffusa rivista gossipara “Di più” nei giorni scorsi: non male, davvero!

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Giugno 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio