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Yachting in Sardegna, lo sviluppo

SASSARI – Lo “yachting” non è solo portualità l’importanza di questo settore per l’Italia è data dai numeri, basti ricordare che l’industria nautica di alta gamma genera annualmente un impatto economico diretto, indiretto e indotto di 27,7 miliardi di euro, con un effetto moltiplicatore economico di 2,7 volte. Solo in Sardegna, come emerge dal progetto dell’Università di Sassari in corso, “Osservazioni e analisi regionali dello yachting e dei porti turistici della Sardegna”, ci sono oltre 3.500 aziende attive nel comparto della nautica da diporto con utili al 2023 di circa 15 milioni di euro. Da qui l’esigenza di elaborare uno studio approfondito per individuare le migliori politiche per lo sviluppo del comparto, condivise con il territorio e gli attori locali. La Sardegna potrebbe assumere un ruolo da protagonista assoluto nel mercato della grande nautica da diporto e del lusso sul mare.

Ieri, venerdì, presso l’Aula Magna dell’Università di Sassari, nel Convegno “Porti turistici: asse fondamentale per il segmento dello yachting” è stato fatto il punto sulle prospettive di crescita del comparto dello yachting e delle filiere ad esso legate nella regione Sardegna, oltre a tracciarne lo stato dell’arte.

Il convegno ha voluto rappresentare la fase conclusiva del progetto “Osservazioni e analisi regionali dello yachting e dei porti turistici della Sardegna”, condotto dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Sassari in collaborazione con Federagenti, Capitaneria di Porto di Olbia, Capitaneria di Porto di Cagliari e finanziato da Regione Sardegna.

Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, dell’assessore alla Mobilità del Comune di Sassari Massimo Rizzu, della direttrice del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Giuliana Giuseppina Carboni e della Regione Sardegna, nella prima parte dei lavori sono intervenuti il presidente dell’Associazione Agenti Marittimi della Sardegna Giancarlo Acciaro, il direttore Marittimo e comandante del Porto di Cagliari, ca. (cp) Giovanni Stella, il direttore Marittimo e comandante del Porto di Olbia c.v. (cp) Gianluca D’Agostino, la responsabile scientifica del progetto professoressa Brunella Brundu, la professoressa Donatella Carboni, e molti altri.

Nella seconda parte della giornata ci sono stati interventi , tra gli altri, del professore emerito Francesco Adamo, del marina manager e ceo Vasco De Cet, del presidente AssoYacht Michael Tirritto. 

“L’obiettivo del progetto – ha concluso la professoressa Brunella Brundu – è quello di contribuire alla conoscenza dello yachting in Sardegna, contestualizzandola nel bacino del Mediterraneo e in un’ottica di sviluppo del comparto. Dai dati e dalla loro analisi sono scaturite visioni complessive e complesse dello stato dei porti turistici e dello yachting a diversa scala di dettaglio geografico, la cui restituzione avverrà attraverso un report finale per la Regione Sardegna, che sarà possibile condividere con gli amministratori e gli attori locali”.

Pubblicato il
23 Novembre 2024
Ultima modifica
26 Novembre 2024 - ora: 13:13

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