Raise: il cuore in 3D, il robot hostess e quello vignaiolo
Gli scienziati liguri raccontano la tecnologia italiana nell’era dell’AI

Davide Giglio, coordinatore dello “Spoke 4” nell’ecosistema di Raise
GENOVA. Si chiama Raise ed è l’ “ecosistema ligure per l’innovazione tecnologica” sui grandi temi della robotica e intelligenza artificiale: lo finanzia la Missione 4 Componente 2 del Pnrr. Con un obiettivo: trasferire alla società e al mercato i risultati della ricerca e le innovazioni da essa generate. All’Expo 2025 di Osaka (Giappone) nello spazio Regione Liguria del Padiglione Italia è stato presentato il video che racconta il presente e il futuro della robotica made in Italy declinata nell’era dell’intelligenza artificiale: un racconto multimediale – viene sottolineato – che raccoglie i risultati dei progetti firmati Raise: dalla città smart ed inclusiva alla salute personalizzata, dall’eco-robotica per l’ambiente fino alla logistica intelligente dei porti.
Presentando l’iniziativa, è stato sottolineato che «il percorso esplora dodici modelli tridimensionali e interattivi sviluppati dai ricercatori e ricercatrici dei 5 “spoke” del progetto». Info: www.raiseliguria.it
Due dei robot umanoidi, operativi nel progetto, R1 (Istituto Italiano di Tecnologia, Spoke 2) e Pepper (Università di Genova, Spoke 4), guidano i visitatori in un viaggio attraverso le attività svolte e i risultati attuali dei quattro “Spoke” scientifici.
Il tema della smart city inclusiva di “Spoke 1” viene illustrato non solo con modelli 3D, dei quartieri di Brignole e San Martino (Cnr-Imati), ma anche con video del “Raise Village 2024”, al Festival della Scienza, in particolari che mostrano visitatori, bambini e anziani mentre interagiscono sia con la tecnologia (tavoli interattivi, robot, etc.), sia con i ricercatori e ricercatrici di Raise (UniGe). Sono state inserite nel video anche le interfacce di servizi digitali innovativi e piattaforme di data management per la città inclusiva e smart di Ett e di Università di Genova, sia per i cittadini che per i decisori.
Lo “Spoke 2” (assistenza sanitaria personale e remota) è presente con modelli 3D di organi, effettivamente utilizzati per migliorare le operazioni chirurgiche, negli ospedali partner dell’ecosistema, con la diagnostica avanzata del cuore (Esaote) e con le riproduzioni 3D stampate della spina dorsale. Anche gli ambienti intelligenti sono inseriti nel video, con la cucina di Fism, gli occhiali e le solette sensorizzate del progetto Aimoka.
L’eco-robotica marina di “Spoke 3” viene illustrata attraverso i modelli 4D e 5D del progetto Neptune, con i Rov e la piattaforma di Mywai e con modelli 3D di chiese e con il video di esperimenti sul campo con robot cingolato e drone realizzati da UniGe, Iit, Ett e Info Solution. Di quest’ultima azienda, si vede in azione anche un robot che grazie ad un braccio robotico messo a punto da Iit esegue la potatura di una vigna. Il tema del monitoraggio ambientale è presente con le interfacce della piattaforma di data management di Ett, per i dati marini e costieri. Infine, i modelli 3D del porto di Genova diventano anche elementi di un “serious game”.
A seguire, lo “Spoke 4” è presente con i temi della sicurezza e della logistica “smart” nel porto con l’impiego di robot quadrupedi e dell’accoglienza dei turisti con i robot sociali, Pepper ed Alter Ego, al porto e all’Acquario di Genova. Il video è stato possibile grazie quindi ad una partecipazione collettiva di oltre 100 persone di Raise, con anche robot sottomarini, quadrupedi, umanoidi e droni.
Lo “Spoke 5” connette ricerca e mercato e ha coordinato la produzione del video: una sintesi multimediale che racchiude il meglio dell’innovazione fino ad ora prodotta da Raise, in un dialogo tra due robot, uno made in Italy e uno giapponese, a simboleggiare anche l’incontro e lo scambio tra la cultura e il design dell’Italia e del paese ospitante.