Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
ENERGIA

Ricarica auto elettriche: Dkv Mobility espande la rete su scala europea

Dal 2015 crescita a tappe forzate: ogni mese 8mila nuovi punti in più

MILANO. Dkv Mobility fornisce l’accesso a oltre un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici in tutta Europa: è «una delle più grandi reti di ricarica del continente», dice l’azienda che può contare su numeri da record. Ha generato «un volume di transazioni pari a 19 miliardi di euro e un fatturato di 839 milioni di euro», conta «407mila clienti attivi in oltre 50 paesi in Europa e circa 2.500 dipendenti». Basti pensare che dà l’accesso alla «più grande rete di accettazione indipendente dall’energia in Europa, che comprende circa 70mila stazioni di rifornimento per carburanti tradizionali, più di un milione di punti di ricarica pubblici e semipubblici per veicoli elettrici (al giugno scorso) e circa 24mila stazioni di servizio per carburanti alternativi».

Adesso è arrivato l’annuncio che è stata integrata l’infrastruttura di ricarica dell’azienda energetica ungherese Mol nella sua rete europea di roaming per veicoli elettrici: dunque – spiega Dkv – i clienti che utilizzano la Dkv Card +Charge hanno «ora accesso a circa 480 punti di ricarica aggiuntivi in Ungheria, Romania, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia».

Dkv Mobility tiene a sottolineare la propria garanzia di ricarica dei veicoli elettrici comoda e immediata con «una copertura quasi completa in Germania, Francia e Italia, nonché lungo i principali corridoi di trasporto europei». Stiamo parlando – viene fatto rilevare – di «oltre 789mila carte di ricarica in circolazione e circa 755 milioni di chilowattora di elettricità lavorata tramite ricarica nel 2024, equivalenti a circa cinque milioni di chilometri percorsi».

Marco Berardelli, dalla plancia di comando di Dkv Mobility Italy, afferma che «la transizione verso la mobilità elettrica è un elemento chiave per ridurre l’impatto ambientale: la costanza con cui Dkv Mobility garantisce ogni mese nuovi punti di ricarica rappresenta l’impegno dell’azienda verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente». L’elettrico – aggiunge – è elemento imprescindibile per diminuire le emissioni di gas serra e promuovere un futuro più pulito, anche e soprattutto per il settore dei trasporti.

Dkv Mobility ricorda che da anni segue una chiara strategia di mobilità elettrica: l’azienda ha lanciato la sua prima carta di ricarica, la Dkv Card +Charge, «già nel 2015»: a quel tempo, la rete di accettazione «comprendeva circa 7mila punti di ricarica ed era gestita da un piccolo team di soli due dipendenti, mentre oggi sono più di 300 i dipendenti si dedicano alla mobilità elettrica, ampliando continuamente la rete». In media, ogni mese vengono aggiunti circa 8mila nuovi punti di ricarica.

Un’altra pietra miliare – viene sottolineato – è stata nel 2021 l’acquisizione di Greenflux, fornitore a livello europeo di software per la ricarica di veicoli elettrici. È stato così possibile fornire «un forte supporto agli operatori di flotte commerciali nella transizione verso modelli di mobilità più sostenibili». A ciò si aggiunga che alla fine dello scorso anno Dkv Mobility ha annunciato una partnership strategica con l’azienda Smartlab di Aquisgrana, punto di riferimento nell’aggregazione, gestione e fatturazione dei sistemi di ricarica.

Pubblicato il
30 Luglio 2025

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio