Atenei d’eccellenza, il viceministro Cirielli incontra la Scuola Sant’Anna di Pisa

Incontro con il viceministro Cirielli, Sant’Anna
PISA. “Riflessioni sul ruolo dell’Italia nella geopolitica internazionale”: questo il titolo della conferenza che Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri e della cooperazione internazionale, ha tenuto durante la sua visita alla della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa offrendo – è stato detto – «una lettura delle dinamiche globali contemporanee e del posizionamento strategico del nostro Paese nello scenario mondiale».
Secondo quanto reso noto dall’istituzione universitaria, una rappresentanza della comunità accademica ha incontrato il viceministro a Pisa a Palazzo Boyl, sede del Rettorato della Scuola Sant’Anna: al momento di confronto hanno partecipato «docenti, ricercatori, allievi e personale tecnico-amministrativo». Cirielli è stato accolto dal rettore Nicola Vitiello e dalla prorettrice alle politiche per l’Internazionalizzazione Francesca Capone.
Durante la visita – viene riferito – è stato affrontato «il ruolo che le Università possono avere nella costruzione del futuro della nazione, all’interno di un quadro internazionale complesso e mutevole». È stato ribadito che «nel rispetto dei principi costituzionali di libertà di pensiero, autonomia nell’insegnamento e nella ricerca», le Università possono senza dubbio creare «ponti e collegamenti tra culture e paesi in conflitto», sfruttando la scienza «come strumento di diplomazia». Non c’è solo questo: gli atenei possono «aiutare i decisori e la politica a decifrare la complessità socio-economica attuale attraverso la ricerca scientifica multi ed interdisciplinare».
Il rettore segnala che la Scuola «è lieta ed onorata di aver incontrato il viceministro Cirielli»: dalla relazione e dal successivo dibattito sono emerse «riflessioni di grande interesse». A cominciare dall’attenzione alla ricerca interdisciplinare e alla “science diplomacy”, «tratti distintivi della Scuola Sant’Anna, come strumenti preziosi per affrontare la complessità geopolitica contemporanea», dice il rettore Vitiello.
«Ci siamo confrontati assieme a professori, allievi e dirigenti su un argomento molto complesso, quello dell’equilibrio geopolitico e del ruolo dell’Italia: credo sia stato un dibattito utile per tutti i partecipanti»: queste le parole di Cirielli.