Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Atenei d’eccellenza, il viceministro Cirielli incontra la Scuola Sant’Anna di Pisa

Incontro con il viceministro Cirielli, Sant’Anna

PISA. “Riflessioni sul ruolo dell’Italia nella geopolitica internazionale”: questo il titolo della conferenza che Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri e della cooperazione internazionale, ha tenuto durante la sua visita alla della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa offrendo – è stato detto – «una lettura delle dinamiche globali contemporanee e del posizionamento strategico del nostro Paese nello scenario mondiale».

Secondo quanto reso noto dall’istituzione universitaria, una rappresentanza della comunità accademica ha incontrato il viceministro a Pisa a Palazzo Boyl, sede del Rettorato della Scuola Sant’Anna: al momento di confronto hanno partecipato «docenti, ricercatori, allievi e personale tecnico-amministrativo».  Cirielli è stato accolto dal rettore Nicola Vitiello e dalla prorettrice alle politiche per l’Internazionalizzazione Francesca Capone.

Durante la visita – viene riferito – è stato affrontato «il ruolo che le Università possono avere nella costruzione del futuro della nazione, all’interno di un quadro internazionale complesso e mutevole». È stato ribadito che «nel rispetto dei principi costituzionali di libertà di pensiero, autonomia nell’insegnamento e nella ricerca», le Università possono senza dubbio creare «ponti e collegamenti tra culture e paesi in conflitto», sfruttando la scienza «come strumento di diplomazia». Non c’è solo questo: gli atenei possono «aiutare i decisori e la politica a decifrare la complessità socio-economica attuale attraverso la ricerca scientifica multi ed interdisciplinare».

Il rettore segnala che la Scuola «è lieta ed onorata di aver incontrato il viceministro Cirielli»: dalla relazione e dal successivo dibattito sono emerse «riflessioni di grande interesse». A cominciare dall’attenzione alla ricerca interdisciplinare e alla “science diplomacy”, «tratti distintivi della Scuola Sant’Anna, come strumenti preziosi per affrontare la complessità geopolitica contemporanea», dice il rettore Vitiello.

«Ci siamo confrontati assieme a professori, allievi e dirigenti su un argomento molto complesso, quello dell’equilibrio geopolitico e del ruolo dell’Italia: credo sia stato un dibattito utile per tutti i partecipanti»: queste le parole di Cirielli.

Pubblicato il
3 Settembre 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio