Livorno dalla parte di Gaza: mercoledì 17 la fiaccolata, venerdì la manifestazione
Il 19 sciopero generale di otto ore. La Cgil toscana: fermate il massacro

Una delle recenti manifestazioni per lo stop al massacro della popolazione civile di Gaza
LIVORNO. «Il sonno della ragione genera mostri: accendiamo le coscienze». È l’appello con cui un arcipelago di realtà – da Cgil e Uil al Comune di Livorno, dal Pd e M5s a Avs (Sinistra Italiana e Europa Verde) e Rifondazione comunista, così come Legambiente e Anpi più Anppia e Arci – mette in agenda per stasera mercoledì 17 settembre a Livorno una fiaccolata per Gaza: appuntamento a partire dalle 20 in piazza Cavallotti per arrivare fino a piazza del Municipio.
Nel frattempo, «alla luce degli ultimi eventi in corso nella Striscia di Gaza», la Cgil ha indetto a livello nazionale una giornata di mobilitazione, venerdì 19 settembre, con modalità che possono variare da regione a regione. Come preannunciato dalla Gazzetta Marittima, in Toscana è in programma uno sciopero generale. Sarà di otto ore e vedrà tre manifestazioni: una a Firenze («dove confluiranno Prato e Pistoia»), una a Livorno («dove confluiranno Pisa, Massa Carrara, Grosseto e Lucca») e una a Siena («dove confluirà Arezzo»). Probabilmente nella giornata di oggi, mercoledì 17, saranno comunicati i dettagli (luogo esatto, orario, percorso) da parte dei dirigenti del sindacato.
È una protesta contro «l’assalto finale – viene sottolineato – che precede la deportazione di migliaia di civili palestinesi sopravvissuti ai bombardamenti e al tiro al bersaglio dei militari dell’Idf nella quasi totale indifferenza dei governi europei e con il pieno sostegno dell’amministrazione Trump, artefice del folle progetto di “Gaza riviera”». Dito puntato contro «l’esecutivo del criminale di guerra Netanyahu» che persegue «il suo piano di sterminio dei palestinesi e di svuotamento di Gaza, il più grande lager a cielo aperto dalla seconda guerra mondiale in poi» in una escalation che con la «lucida follia» di Netanyahu e Ben-Gvir produrrà «anche la morte degli ostaggi israeliani».
Ricordando l’articolo della Costituzione in cui l’Italia «ripudia la guerra», gli organizzatori chiedono al governo italiano – accusato di assistere «pavido e imbelle al massacro delle donne e dei bambini palestinesi» – che in questo di barbarie si attivi per:
- L’immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari;
- La messa in sicurezza della popolazione civile e degli ostaggi;
- Il sostegno e la tutela di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla.
Riguardo allo sciopero generale proclamato per venerdì 19, il segretario generale della Cgil Toscana, Rossano Rossi, sottolinea che quanto sta succedendo a Gaza sia «di una gravità senza precedenti: quel massacro e quella vera e propria deportazione del popolo palestinese vanno assolutamente fermati». Aggiungendo poi: «A livello mondiale questa logica di forza e di riarmo è un pericolo vero per i diritti di tutte le persone, non possiamo non mobilitarci, non possiamo stare fermi: c’è una grande spinta dai lavoratori e dalla società civile».
Scendendo più nel dettaglio delle modalità dell’astensione dal lavoro, va detto che da parte della Cgil si puntualizza che tutti i settori soggetti alla Legge 146 (autoregolamentazione degli scioperi), non saranno coinvolti perché non ci sono i tempi di preavviso: in tali settori – si afferma – l’indicazione è di «organizzare assemblee in tutti i luoghi di lavoro». Alla società civile come singole persone e come forze associate viene rivolto l’invito a «non stare a guardare quello che sta succedendo ma scendere in piazza e in campo per fermare ogni intervento militare nella Striscia».
In precedenza, i sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti avevano chiamato i lavoratori del porto di Livorno a riunirsi in assemblea straordinaria dalle ore 13 alle ore 14 davanti all’ingresso del Terminal Darsena Toscana (Tdt) per parlare della situazione a Gaza. Il giorno prima, al termine di una assemblea a Viareggio insieme alle Camere del lavoro e alle organizzazioni di categoria, era arrivato l’annuncio che da parte della Cgil regionale sarebbe stato proclamato uno sciopero generale all’insegna dello slogan “Fermiamo la barbarie a Gaza”. Con questa mobilitazione la Cgil chiede che:
- il governo italiano riconosca lo stato di Palestina;
- contro il governo israeliano (che ha annunciato una offensiva militare sulla città palestinese) vengano applicate sanzioni;
- sia tutelata la sicurezza della “Global Sumud Flotilla”;
- venga garantita l’apertura di un corridoio umanitario per dare assistenza alla popolazione civile di Gaza alle prese con una tremenda penuria di cibo.