Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Porto 2000 Livorno: l’accordo c’è ma cambierà tutto

LIVORNO – L’abbiamo scritto pochi numeri fa: peccavamo d’ottimismo, annunciando che tra la società dei traghetti passeggeri e l’AdSP era stato raggiunto l’accordo sulla definizione della “sciagurata” gara del tempo che fu.

Tornando al realismo, bisognerà accettare l’idea che anche per la Porto 2000 – così come per la Darsena Europa, il “marina” del Mediceo, il ponte del Calambrone, la Torre dei Piloti, l’apertura della bocca nord del porto, etc – i tempi non solo si sono dilatati, ma continuano a dilatarsi. Brutto quadro, dobbiamo esserne consapevoli. Bruttissimo se si paragona ai tempi in cui porti come Rotterdam in Nord Europa, ma anche Tanger Med in Marocco per non parlare di Ningbo in Cina, realizzano in un paio d’anni interi terminal attrezzati.

Che manca dunque, una volta firmato l’accordo sulla gara? Manca la riprogettazione totale del terminal, perché quello della gara, rappresentato nel rendering qui sopra, è ormai del tutto superato. Non solo perché non ci sarà più l’albergo né il parcheggione multi-piano, ma anche perché la calata sarà resecata in testa con la (discussa) darsenetta per i piloti, la viabilità d’accesso va ancora discussa con il Comune che ne è competente, gli attuali capannoni sull’alto fondale (Cilp) andranno demoliti solo quando saranno pronti i nuovi altrove (che sono poco più che alle fondamenta) e tutta l’area a verde con la passeggiata di collegamento al waterfront cittadino è anch’essa da rivedere d’accordo con il Comune. Non sono rapporti tra cane e gatto, quelli tra AdSP e Municipio, ma ciascuno ha le proprie competenze e la gelosia professionale di voler decidere.

Come sempre, c’è anche la questione tempi che rende difficile ogni previsione realistica. Tutta la parte del waterfront di competenza del Comune – o comunque con competenze incrociate – ad oggi è solo un abbozzo di progetto, sia pure suggestivo ma poco realistico, in relazione al reale e alle esigenze che nel frattempo si sono verificate in quella delicata parte del porto Mediceo e dei suoi collegamenti diretti con la città. Se dobbiamo prendere come parametro di riferimento i tempi di altri importanti lavori in città – l’eterna recinzione di viale Nazario Sauro sud, per esempio – non andremmo lontani.

Ce la faranno i nostri eroi? 

(A.F.)

Pubblicato il
22 Febbraio 2025
Ultima modifica
24 Febbraio 2025 - ora: 11:08

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora