Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Capraia, stop a lavori Pnrr: rischio di perdere i fondi

Centro abitato isola di Capraia

CAPRAIA (Livorno). Fino a ieri era mugugno: ora sta diventando davvero paura. E c’è anche chi vuol fare proteste clamorose, per quanto possano essere quelle del paese più piccolo della Toscana, meno di cento votanti nelle ultime elezioni. Il problema:  lavori pubblici fondamentali, già finanziati dal 2022 grazie al Pnrr (quasi 7 milioni di euro su due capitoli) e in parte pure avviati durante l’amministrazione dell’ex sindaco Lorenzo Renzi, risultano ad oggi incomprensibilmente fermati. E la scadenza dei finanziamenti è improrogabile, su decisione dell’Unione Europea che finanzia i piani, al prossimo giugno 2026 .

La Torre di Capraia

Il commissario governativo che è succeduto alle dimissioni del sindaco Lorenzo Renzi e della sua giunta ha ricevuto nei giorni scorsi proprio dall’ex sindaco una lettera urgente con la quale si chiede un suo impegno per far ripartire tutto. Nell’elenco delle urgenze ci sono le nuove banchine del porto per gli scafi minori, specie i gozzi da pesca dei locali,  l’ammodernamento del dissalatore (Capraia “beve” da anni l’acqua del mare dissalata), un centro di trattamento dei rifiuti urbani (oggi partono con i camion verso Livorno), più altri interventi sull’antico paese.

Quasi tutti questi lavori sono stati da tempo appaltati, ma ora sono fermi: e l’isola si chiede con angoscia perché. Con lo spettro ulteriore per il piccolo Comune (circa 300 isolani) di dover restituire i finanziamenti che ammontano a svariati bilanci annui. Un’emergenza che creerebbe uno sconquasso epocale: tanto da rinfocolare le richieste di chi vorrebbe che il Comune – strappato da Genova per volontà dei Ciano – tornasse sotto il cappello del primo porto d’Italia.

Antonio Fulvi

Pubblicato il
16 Ottobre 2025
di A.F.

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio