La Regione Toscana contro la Pam: i licenziati siano reintegrati subito
Lenzi: gravissima anche la decisione di chiudere il supermercato ai “Gigli”
FIRENZE. «Chiediamo la revoca immediata del provvedimento e il reintegro al lavoro». Non potrebbe essere più dura la presa di posizione del neo-assessore regionale al lavoro Alberto Lenzi in merito al licenziamento di tre addetti da parte del supermercato Pam, due dei quali a Livorno: a giudizio dell’assessore, sono «risibili» le motivazioni che hanno portato ai licenziamenti. Secondo quanto viene riferito, anche il confronto a Roma tra la dirigenza di Pam Panorama e i sindacati nazionali «non ha portato a niente: l’azienda ha affermato di non voler arretrare».
Non basta: tutto questo avviene mentre «la stessa Pam annuncia la chiusura al 31 dicembre prossimo del proprio supermercato al centro commerciale de “I Gigli” di Campi Bisenzio con il conseguente esubero di 45 dipendenti». La Regione chiede alla Pam di «ritirare tutti i licenziamenti: sia i tre effettuati con controlli ingannevoli, sia quelli che deriverebbero dalla chiusura del supermercato presso “I Gigli” senza alcuna possibilità di reale ricollocazione».
Tornando ai tre licenziati a Livorno e Siena, i sindacati accusano che all’origine del provvedimento contro i lavoratori vi sarebbe il cosiddetto “test del carrello” con il cassiere che sarebbe tenuto ad accorgersi del sotterfugio compiuto da un ispettore inviato dall’azienda che, facendo finta di essere un cliente qualsiasi, nasconde la merce, «spesso di piccole o piccolissime dimensioni», all’interno di confezioni più grandi, per sottrarla.
«Quello che colpisce – afferma Lenzi – è la sproporzione tra il fatto contestato e la crudeltà della sanzione applicata: indigna la disumanità del licenziamento, senza peraltro tener conto dell’anzianità di servizio, dell’esperienza dei dipendenti, della loro età anagrafica che, alla luce delle altre condizioni, accerta esperienza e correttezza».











