Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assegnati i lavori del porto a Piombino Guerrieri preme per iter veloce

I vincitori hanno presentato un ribasso d’asta di oltre il 20 per cento – Adesso i tempi sono legati ai passaggi burocratici

Luciano Guerrieri

PIOMBINO – Dopo soli tre mesi dall’invio della lettera di invito alle quindici imprese partecipanti selezionate e dopo aver ricevuto quattro offerte valide entro il 30 settembre in considerazione del carattere di urgenza dei lavori stabilito da una legge dello stato, venerdì scorso si è svolta l’ultima fase della gara per l’affidamento dell’appalto per la realizzazione di interventi infrastrutturali del nuovo Piano Regolatore Portuale per il rilancio della competitività industriale e portuale del porto di Piombino.
Delle quattro Imprese partecipanti, una è stata esclusa per il mancato rispetto dei requisiti tecnici inderogabili. All’esito del risultato delle valutazioni delle offerte tecniche, la Commissione giudicatrice ha proceduto con l’apertura delle offerte economiche.
I ribassi offerti sono stati i seguenti:
1. R.T.I. Grandi Lavori FINCOSIT S.p.A./Nuova CO.ED.MAR S.r.l./Consorzio Cooperative Costruzioni C.C.C. /Jan De Nul N.V. 5,01%
2. R.T.I. Cooperativa Muratori & Cementisti – C.M.C. di Ravenna S.C./ SALES S.p.A. 20,2232%
[hidepost]3. R.T.I. ing. E. Mantovani S.p.A./Consorzio Stabile COSEAM Italia S.p.A. 21,865%.
Secondo le modalità di espletamento della gara – dice la nota dell’Autorità portuale – con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il lavoro è stato dunque aggiudicato provvisoriamente al raggruppamento temporaneo C.M.C. – Sales S.p.A.
A tal proposito gli uffici rendono noto che si provvederà alla richiesta, al costituendo raggruppamento temporaneo risultato primo in graduatoria, delle giustificazioni del prezzo offerto ai fini di valutare la congruità dell’offerta come previsto dall’art. 86, comma 2, del d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e ss. mm. e ii.
“L’Autorità portuale di Piombino – afferma il commissario dottor Luciano Guerrieri – è ora in possesso di un progetto definitivo che dimostra la fattibilità delle opere nei tempi indicati nella progettazione preliminare. Fatte salve le procedure di verifica richieste dalla legge, sarà ora necessario procedere con analoga celerità anche per la fase dei pareri e delle autorizzazioni di competenza ministeriale cogliendo quanto prima l’obiettivo della disponibilità delle nuove infrastrutture e di una competitività fortemente incrementata”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Ottobre 2013

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora