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Lorenzini “conquista” i tubi Dalmine

Un traffico da 30 mila tonnellate annue che si aggiunge alle prospettive di crescita con Msc dal prossimo febbraio – L’intervista

Daniele Grifoni (a sinistra) ed Enio Lorenzini.

LIVORNO – Enio Lorenzini, contitolare con Ugo Grifoni del terminal che va dalla Neghelli alla sponda est della Darsena Toscana che porta il suo nome, è un personaggio che parla poco. Ma che agisce, come ha confermato il recente accordo con MSC, entrata nella società terminalista con importanti progetti e – a quanto si dice – anche quello di spostarsi progressivamente su Livorno da La Spezia. Ecco l’intervista all’amministratore delegato del terminal.
E a quanto si dice, Lorenzini, Msc ha un programma concreto di incrementi di traffici.
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“Una delle più grandi compagnie del mondo nel settore dei containers non fa operazioni minimaliste. Il suo programma è, come è stato già detto, di incrementare del 40% i traffici su Livorno. E noi gli abbiamo messo a disposizione strutture, professionalità e programmi pienamente in linea con gli obiettivi”.
Il vostro terminal è dichiaratamente multipurpose. Il che significa, al di fuori del comparto containers…?
“Il che significa, tanto per darvi una notizia, che abbiamo acquisito tra i clienti importanti la Dalmine, con una previsione di almeno 30 mila tonnellate annue di tubi da movimentare. Basta dare un’occhiata alle nostre aree per capire che le capacità polivalenti del terminal sono fondamentali”.
Una delle accuse che spesso si fanno agli operatori terminalisti livornesi è che si rubano l’un l’altro i traffici, operando al ribasso spesso in termini distruttivi.
“Noi puntiamo a traffici nuovi per il porto. Come quelli che da febbraio prossimo arriveranno con Msc, come i tubi della Dalmine ed altri”.
Nei giorni scorsi a palazzo Rosciano l’Autorità portuale ha finalmente concluso il lungo iter burocratico per nuovi collegamenti ferroviari tra porto e rete FS. Entro l’anno prossimo ci sarà anche per il vostro terminal un fascio di binari diretto con la rete.
“E’ una delle più importanti promesse degli ultimi anni e guai se l’opera non venisse completata nei tempi promessi. Come è indispensabile completare l’adeguamento superstradale tra le banchine e lo snodo dell’autostrada e provvedere ai dragaggi. Il porto può crescere solo se saranno adeguati questi strumenti di lavoro”.

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Pubblicato il
24 Settembre 2014

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