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I piani dell’UCINA per l’export nautico

Contributi alle aziende che esportano, mentre sul mercato italiano “piangono” i piccoli

Carla Demaria

GENOVA – L’UCINA (Confindustria Nautica) ha varato il piano 2016 per il sostegno all’export, frutto di un’analisi dell’andamento dei mercati internazionali effettuato dal proprio ufficio studi – dice una nota – in collaborazione con alcuni istituti economici esterni.
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat – sottolinea UCINA – confermano che la ripresa in Italia è trainata dalle esportazioni, con un 3,7% di crescita dell’export italiano nel 2015. Pur rimanendo positivo, negli ultimi mesi rallenta il mercato degli Stati Uniti, a oggi il più dinamico per le imprese italiane, dove si è appena concluso il Miami International Boat Show.
[hidepost]Decisamente immobile il mercato del Brasile, la cui economia nell’ultimo anno ha mostrato segni di forte difficoltà, deludenti le aspettative del Far East, mentre la Russia continua a restare ferma e il Medio Oriente si trova ormai da tempo in una situazione di luci e ombre.
Per quanto riguarda l’Italia, i dati forniti da Assilea, Associazione italiana del leasing il cui direttore generale è membro del consiglio di presidenza di UCINA, il 2015 si è concluso con un aumento del 62% dello stipulato a fronte di un numero di contratti stabile. Il valore è salito a 240 milioni di euro. Ma si tratta quasi esclusivamente della crescita del comparto cantieristico maggiore, mentre continua a “piangere” la piccola e piccolissima nautica. Il periodo post Salone Nautico di Genova ha visto firmati contratti di leasing nautico per oltre 20,1 milioni di euro nell’ultimo bimestre dello scorso anno, a fronte dei 14,9 milioni dello stesso periodo del 2014, con una crescita di circa il 35% in valore.
In questa congiuntura internazionale complessa UCINA Confindustria Nautica – dice ancora la nota – rafforza il presidio nei mercati strategici a sostegno delle imprese italiane. E lo fa con un Progetto a sostegno della nautica approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ITA-ICE Agenzia, che prevede interventi mirati a favorire l’internazionalizzazione delle aziende della nautica da diporto attraverso linee d’azione rivolte specificamente ai settori dei Grandi Yachts, della Piccola Nautica, nonché del comparto Accessoristica Nautica.
Il progetto prevede tre linee di azione specifiche per la nautica, con una serie di contributi volti a favorire la partecipazione di tutte le aziende, in una logica di filiera, alle più importanti rassegne internazionali.
In particolare, le manifestazioni 2016 che prevedono la presenza istituzionale ICE-UCINA sono, oltre al BOOT di Dusseldorf che si è tenuto a gennaio e il Miami International Boat Show che si è appena concluso, il Dubai International Boat Show (che si conclude oggi 5 marzo 2016) e il Fort Lauderdale International Boat Show che si terrà a novembre. A Dubai l’associazione è presente con uno stand istituzionale ICE-UCINA all’interno dell’area “Equipment Supplies & Services” in un area di 30 mq che comprende anche un’area esposizione.
Dal 4 al 7 maggio prossimi, presso Itajaì, città che ha ospitato due tappe del Giro del Mondo a vela in equipaggio, si svolgerà la seconda edizione del Fimar – Fiera dell’economia del mare Italia-Brasile. L’iniziativa bilaterale dedicata al design, alla tecnologia e alla subfornitura è frutto degli accordi firmati da Ministero dello Sviluppo economico, UCINA e Governo dello Stato brasiliano di Santa Caterina, un’opportunità per le imprese di impianti, accessori, macchinari, meccanica, arredo e design, refit.
Una missione guidata dal vice presidente Piero Formenti all’Eurasia Boatshow di Istanbul, terminata la scorsa settimana, è stata invece tesa a valutare, attraverso una serie di incontri istituzionali, le opportunità del mercato turco anche alla luce delle ripercussioni delle vicende di politica internazionale sul Paese.
“Abbiamo in campo molteplici attività in diverse parti del Mondo e con diversi interlocutori” – conferma Carla Demaria, presidente di UCINA Confindustria Nautica – “ma l’obiettivo è unico: aiutare e sostenere con contributi economici concreti, presenza istituzionale, accordi bilaterali e know how le attività di export delle nostre imprese”.

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Pubblicato il
5 Marzo 2016

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