L’uomo distrugge gli squali e il “finning” è massacro

Chiesta la revisione delle norme che regolano la “lavorazione” degli squali sui pescherecci – L’appello di “Shark Alliance” all’Italia

ROMA – Esperti della pesca agli squali sostengono, in un rapporto presentato in questi giorni, che per rafforzare il divieto dell’Unione Europea sul finning, ai pescatori dell’UE non dovrebbe essere permessa la rimozione delle pinne di squalo sui pescherecci, e che le scappatoie esistenti nel Regolamento europeo danno la possibilità ai pescatori di tagliare le pinne a due squali su tre senza che vengano scoperti o puniti.

Lo studio, condotto da esperti del Gruppo di Esperti sugli Squali dell’IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e l’European Elasmobranch Association (EEA), “Le pinne di squalo in Europa: le implicazioni della Riforma del Regolamento europeo sul finning”, mette a confronto la cattura, la lavorazione, il commercio e il Regolamento dell’UE sul finning con il resto del mondo, proponendo raccomandazioni allo scopo di migliorarlo e rafforzarlo.

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