Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

I “saggi” di Assoporti

Hanno un mese di tempo per vagliare le candidature delle varie autorità

Francesco Nerli

CAGLIARI – Il “cerino” acceso è dunque finito in mano a tre saggi, che dovranno decidere entro maggio il candidato ideale – o una ristretta rosa di candidati – per succedere a Francesco Nerli alla presidenza nazionale di Assoporti. La decisione è stata assunta nell’assise di Cagliari, convocata dal presidente Piergiorgio Massidda. L’assemblea elettiva dovrà esserci entro metà giugno, prima della grande fuga di tutte le Autorità verso la fiera internazionale di Shanghai.

I saggi (e loro stessi sono stati i primi a ironizzare sulla definizione) sono Luciano Guerrieri (Piombino), Cristoforo Canavese (Savona) ed Aldo Garozzo (Augusta). Sono stati scelti prima di tutto perché sono considerati molto equilibrati, pur avendo legittimamente le loro idee; e poi perché altri presidenti si sono tirati indietro, considerando che essere tra i saggi difficilmente potrà favorire una loro eventuale candidatura. Così vanno le cose nel mondo…

[hidepost]

All’assise di Cagliari non c’erano tutti i presidenti. Vediamo i presenti: oltre all’ospite, Piergiorgio Massidda, e il presidente uscente Francesco Nerli (che ha avuto qualche frizzante scambio di battute in particolare con Luciano Canepa di Ancona) c’erano: lo stesso Canepa, Pasqualino Monti (Civitavecchia), Giovanni Grimaldi (Gioia Tauro), Franco Palmiro Mariani (Bari), Aldo Garozzo (Augusta), Cristoforo Canavese (Savona), Antonio Bevilacqua (Palermo), Luigi Merlo (Genova), Marina Monassi (Trieste), Giovanni Forcieri (La Spezia), Paolo Piro (Olbia), Luciano Dassatti (Napoli), Paolo Costa (Venezia) e Galliano Di Marco (Ravenna).

I saggi dovranno vagliare non solo i nomi in se, ma anche e specialmente i (succinti) programmi che i candidati vorranno sottoporre. Con un dichiarato obiettivo: rilanciare Assoporti, che da tempo non ha più contatti con il governo e con quella parte di Parlamento “la dove si puote ciò che si vuole”. O almeno, ci si illude che sia così.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Maggio 2012

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio