Trieste adesso apre alle 14 mila teu

La seconda portainers sarà pronta ad ottobre – Il progetto da 90 milioni di euro all’esame dell’Autorità portuale per il più grande terminal dell’Adriatico

Pierluigi Maneschi

TRIESTE – E’ entrata in servizio al Molo VII del porto di Trieste, dopo il revamping ed i test operativi, la prima delle due nuove gru – le più grandi dell’Adriatico – destinate ad operare su navi che trasportano fino a 20 file di contenitori in larghezza e quindi con capacità di oltre 13/14.000 teu.
La seconda delle due strutture sarà operativa entro il mese di ottobre, consentendo al Molo VII – gestito da Trieste Marine Terminal, società del gruppo TO Delta – di servire questi “giganti dei mari“, anche grazie alla disponibilità dei fondali naturali da 18 metri che caratterizzano il Porto di Trieste. Con questa novità lo scalo del Friuli Venezia Giulia entra a far parte della ridottissima schiera di porti in grado di servire questa tipologia di navi.
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1 COMMENTO

  1. Strategie per rilanciare la Portualità dell’Alto Adriatico.

    La strada per far si che l’Alto Adriatico recuperi un significativo ruolo nei confronti dei flussi merceologici in transito nel Mediterraneo e ancora lunga e particolarmente impervia, poiché anche l’apprezzabile impegno della TMT con la messa in opera delle due gru Portainer modificate per incrementare le potenzialità del Terminal Contenitori, almeno per il momento non sarà certamente in grado di eliminare o attenuare minimamente le nostre gravi carenze in tema di potenzialità operative, in quanto sarebbe illusorio pensare che la messa in opera di queste due gru possa in qualche modo modificare significatamente le strategie degl’Armamento nei confronti dell’Alto Adriatico e spostare quindi un po’ più a sud il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario.

    Per incidere significatamente sulle strategie dell’Armamento non illudiamoci che siano sufficienti modesti interventi o fumosi e difficilmente praticabili accordi tra le mediocri realtà Portuali che popolano l’Adriatico (progetto NAPA), ma bisogna essere ben coscienti che per far si che finalmente si possa sfruttare a dovere la nostra strategicità nei confronti dei flussi merceologici relativi all’interscambio Euro Asiatico, facendoli risparmiare ben 4.000 miglia nei confronti delle rotte tra l’oltre Suez e le realtà Portuali del nord Europa, dovremmo pianificare/realizzare in tempi non certamente bibblici un moderno Terminal che per dimensioni e potenzialità sia in grado di movimentare annualmente qualche milione di teu..

    Dovremmo tenere un po’ tutti “Politici ed Amministratori” in debita considerazione che i flussi merceologici hanno l’esigenza di poter contare oltre che su fondali adeguati su di un’infrastruttura Portuale che per dimensioni e potenzialità sia in grado di consentire la contemporanea operatività su più vettori con capacità superiori agli 8.000 / 10.000 teu. e che solitamente per contenere i tempi di sosta operativa di queste Motonavi nelle operazioni sbarco/imbarco vengono simultaneamente impegnate almeno 5 Portainer, e quindi non saranno certamente queste due gru in grado di incidere significatamente sul possibile auspicabile ma attualmente purtroppo irrealizzabile copioso incremento dei flussi merceologici in transito nell’Alto Adriatico.

    Nel Golfo di Trieste considerate le particolari caratteristiche del litorale le potenzialità dei collegamenti gomma/rotaia e la profondità dei fondali, sarebbe ragionevolmente percorribile l’idea che si possa pianificare/realizzare l’auspicato nuovo moderno terminal Contenitori, ed a tal proposito suggerisco la visita al paragrafo Attività Emporiali del sito >>> http://sceltemancate.trieste.it

    Brunello Zanitti Giuliano

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