Da Paolo d’Amico, presidente di Confitarma riceviamo.
ROMA – E’ difficile descrivere cosa ho provato nel vedere la Costa Concordia ritornare nella posizione verticale.
Come molti, ho seguito alla televisione e sul pc le fasi di questo straordinario evento.
Come molti, ho ripercorso la vicenda iniziata quel tragico 13 gennaio.
Come molti, ero convinto della bontà del progetto ma ho trepidato per le incertezze meteorologiche.
Come molti ho accolto con gioia e commozione la conclusione dell’operazione.
Ma credo che solo coloro che come me appartengono al meraviglioso mondo marittimo, possano capire quale sia lo stato d’animo e la moltitudine di sentimenti di fronte a questa creatura del mare che la follia umana ha fatto drammaticamente naufragare sugli scogli del Giglio, e che oggi riemerge grazie a uomini eccezionali.
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