LIVORNO – Nessuno è immortale: e in quanto a Ghigo Cafferata, classe 1938 proprio come me, la Bella Signora l’aveva già abbracciato un paio di volte; e lui, scherzandoci sopra, mi raccontava che forse non l’aveva trovato ancora abbastanza appetibile.
Questa volta la Bella Signora s’è decisa alla vigilia di Pasqua e forse per non offenderlo ancora se l’è preso d’un botto. E’ morto così il commendator Amerigo Cafferata, imprenditore del comparto antinquinamento portuale, uomo dai mille colpi di genio nel nome dell’ambiente, quasi tutti in anticipo con i tempi, qualcuno tanto in anticipo da averlo quasi messo Ko (come la storia dell’impianto mai decollato malgrado le promesse delle istituzioni sull’Arnaccio).
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