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Confetra attacca: il governo affossa le merci su ferrovia

Nereo Marcucci

ROMA – Secondo la Confetra, addio al trasporto merci sulla ferrovia. Questo è l’effetto del caro energia deciso dal governo. Da anni la politica dei trasporti è decisa dal Tesoro e non dal ministro dei Trasporti: Ferrovie dello Stato, tasse portuali, accise sul gasolio diventano fatti puramente finanziari senza valutazioni sulle ricadute per il sistema logistico nazionale.
Ora il governo, nonostante il Protocollo di Kyoto, nonostante il Libro Bianco sui Trasporti, nonostante le raccomandazioni della Commissione UE, ha deciso di impedire ope legis l’effettuazione in Italia del trasporto ferroviario delle merci. Come? Gravando di 120 milioni di euro l’anno il costo energetico a carico della rete, che ribalterà l’aumento sui pedaggi facendoli lievitare dai 3 euro attuali a 4 euro a chilometro.
“Sembra uno scherzo, conclude Nereo Marcucci, presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, Confetra, ma uno degli effetti del decreto “Competitività”, se non si corregge il tiro, sarà proprio quello di mettere immediatamente fuori mercato in Italia il trasporto ferroviario delle merci”.

Pubblicato il
5 Luglio 2014

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