E’ nata Piombino Industrie Marittime
La società tra il gruppo Neri e il cantiere San Giorgio ha già avviato le pratiche per le concessioni – Parte anche l’iniziativa di GE Oil&Gas e si sblocca la 398

Luciano Guerrieri
PIOMBINO – Si chiama “Piombino Industrie Marittime Srl” la società, costituita di recente tra la Fratelli Neri Spa e il cantiere San Giorgio del porto, che ha come obiettivo le demolizioni navali, le riparazioni e anche il refitting nelle aree già indicate dall’Authority portuale piombinese. Della società si parlava da tempo, e inizialmente si era parlato anche di un terzo socio, la Saipem. Che però non appare più nella formalizzazione della Srl tra Neri e San Giorgio; società quest’ultima che è stata parte importante nello smantellamento a Genova della Costa Concordia.
Tra il commissario della Port Authority Luciano Guerrieri e il legale rappresentante della nuova società PIM Piero Neri è già stato sottoscritto nei giorni scorsi un contratto preliminare per avviare il “percorso autorizzativo” che porterà alla concessione di un’area e relativa banchina dove operare. Il tutto nel quadro degli accordi di programma con la Regione, i ministeri e le istituzioni locali sul rilancio dell’economia e gli insediamenti produttivi a Piombino.
[hidepost]Dalla società PIM è adesso atteso entro la fine di giugno il progetto completo dell’insediamento per la piattaforma di “Ship Recycling”, che dovrà avere anch’esso tutto il suo percorso approvativo. L’investimento previsto supera i 12 milioni di euro, e a regime la piattaforma potrà occupare tra le 150 e le 200 persone. Contatti sono stati già avviati, anche con la collaborazione del ministero della difesa, con la Marina Militare italiana per le prime demolizioni, che riguardano navi obsolete e da tempo “in naftalina”.
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La piattaforma dello “Ship Recycling” nel porto di Piombino è la prima tra le nuove e importanti iniziative per valorizzare lo scalo. E sarà affiancata presto dall’area di circa 200 mila metri quadri che la General Electric (GE Oil&Gas) ha individuato per l’assemblaggio dei più grandi moduli delle sue centrali di compressione del gas naturale che la multinazionale va progettando e costruendo in mezzo mondo, a partire dall’Australia. Secondo Luciano Guerrieri, anche la pratica per la concessione alla GE è in avanzata fase di sviluppo. E anche questa iniziativa comporterà nel medio termine l’occupazione per almeno 300 lavoratori. Il settore tra l’altro è in forte espansione sia per l’eccellenza della produzione italiana di GE, sia perché cresce il numero dei paesi che con risorse di gas naturale intendono entrare nel mercato con proprie centrali di compressione.
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Infine, sembra che ci sia luce in fondo al tunnel anche per la neverending story della bretella stradale 398 tra la superstrada (si fa per dire) Livorno-Grosseto e il porto. Se ne parla da vent’anni e sono altrettanti o quasi i progetti che si sono visti presentare, approvare, applaudire e poi tramontare. Nei giorni scorsi però c’è stata a Roma, presenti i tecnici del ministero delle Infrastrutture e quelli dell’Anas oltre ai rappresentati del Comune e della Port Authority, in cui si sarebbe varato almeno un punto fermo: il via entro la fine dell’anno della gara per il primo lotto della superstrada 398, con progetto (e probabile partecipazione) della stessa Anas. Il finanziamento del primo lotto sarebbe già disponibile nel quadro dell’accordo di programma e i lavori potrebbero cominciare fin dall’anno prossimo. Per il secondo e ultimo lotto devono essere definiti gli assetti delle aree ex Lucchini (che in parte attraverserà) ma ci sono previsioni realistiche di arrivare a vararlo in continuità con il primo.
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