Comitati di gestione AdSP gli ultimatum al ministero
ROMA – Siamo alle solite: nella patria del diritto, tutto sembra certo meno il diritto stesso. E’ il caso dei comitati di gestione ancora congelati perché non sono stai designati tutti i rappresentanti secondo la legge, oppure tra i designati c’è chi non è stato accettato dai presidenti di AdSP. Su quindici sistemi portuali, ce ne sono almeno cinque in queste condizioni. E a un anno e mezzo dall’avvio della riforma, la cosa non depone certo bene per il ministero e per il governo. Si moltiplicano dunque gli appelli perché dal MIT arrivi un chiarimento definitivo.
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Secondo i più, la legge di riforma consente di attivare i comitati di gestione anche se manca – per qualsiasi motivo – uno dei rappresentanti da designare. E’ il caso di Livorno, dove il designato c’è – il sindaco Nogarin – ma il presidente Corsini ha ritenuto di non accettarlo sulla base delle indicazioni del ministro Delrio che non ci vuole sindaci. Ne è scaturito, come noto, un confronto al Tar, che se l’è cavata non contestando il diritto del sindaco, ma bocciando la designazione del primo cittadino da parte della giunta – com’è avvenuto a Livorno – invece che con autodesignazione, come stabilisce la legge. E la vicenda va avanti, con la certezza ormai – i Tar sono in beate ferie – di andare almeno a settembre. Da qui per Livorno e per gli altri casi simili, l’appello al ministro perché definisca la norma e sblocchi i comitati anche non completi. Tra parentesi, la questione ormai è diventata più che altro di principio perché alla vigilia di Ferragosto in Italia non si sblocca niente di pubblico.
Va anche sottolineato che in fil di legge, potrebbe esserci una differenza tra i comitati dove manca una designazione e quelli dove invece la designazione c’era ma è stata respinta: insomma, motivi di dubbio e del contendere non mancano. Tanto per non farci mancare niente.
A.F.
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