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Aldo Grimaldi, addio!

Aldo Grimaldi

GENOVA – È un pezzo della storia dello shipping europeo che se n’è andato. Armatore, imprenditore lungimirante e qualche volta in forte anticipo sui tempi, persona di cultura e di relazioni, Aldo Grimaldi se n’è andato. Aveva 96 anni. Un’età che gli ha consentito di attraversare i tempi più rivoluzionari della storia della logistica marittima: e della stessa Storia.

Oggi lo hanno ricordato anche e specialmente per la sua azione di rilancio di Confitarma, della quale fu presidente per il biennio 1995 -1997.

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Il suo fu un atto di disponibilità e responsabilità verso l’associazione che attraversava un momento delicato e non riusciva ad esprimere coesione per un nome da candidare come presidente.

È stato scritto che il suo nome ebbe un plebiscito tra gli associati e pertanto il dottor Aldo decise, pur gravato dagli importanti impegni professionali delle sue aziende, di aderire all’incarico diventando presidente di Confitarma ma per un solo biennio.

In soli due anni però, grazie ad un lavoro di squadra e ritrovata sintonia interna, furono colti importanti risultati.

Il primo fu l’avvio e l’impostazione del Registro Internazionale, poi definitivamente concluso e ratificato dal successore, Paolo Clerici. Grazie alle facilitazioni fiscali che l’allora Ministro Claudio Burlando, comprendendo benissimo l’imparità di competizione tra la nostra flotta e quella degli altri paesi, concesse, passò in breve tempo dagli allora 8 milioni di tonnellate, in soli 2 anni, agli oltre 15 milioni di tonnellate.

Il secondo fu il Libro verde sul cabotaggio di linea, studio che fornì una quantificazione sistematica dei costi esterni della navigazione commerciale (interna, di cabotaggio e internazionale) in Italia nel 1997, ponendoli a confronto con i costi esterni dei trasporti su strada, rotaia e aereo. Da lì nacque poi il famoso progetto delle “Autostrade del Mare” di cui Aldo Grimaldi fu uno strenuo promotore e difensore.

Il terzo fu dare a Confitarma un’immagine nuova e molto più energica e dinamica che potesse comunicare in modo autorevole l’importanza e la rilevanza strategica del comparto.

Decise pertanto di dare maggiore impulso alla percezione visiva di Confitarma varando un nuovo marchio raffigurante un’elica stilizzata, il simbolo della velocità e potenza delle navi, un marchio che dava immediatamente il senso di movimento e di forza che in quel momento storico del settore doveva essere ben augurante e trasmettere all’esterno tutta la nostra voglia di risalire.

Gli ultimi anni di Aldo Grimaldi sono stati altrettanto impegnati per le sue aziende ma anche per il continuo apporto di approfondito sapere e di alta umanità: il nostro giornale si associa alle condoglianze dell’intero cluster marittimo e portuale.

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Pubblicato il
12 Dicembre 2018

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