Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Impatti dei cambiamenti climatici sulla salute nelle aree urbane

VENEZIA – II caldo non uccide allo stesso modo in ogni angolo della terra, né in ogni quartiere della medesima città. Pianificazione urbanistica, coesione sociale, traffico, criminalità: il contesto urbano e sociale può influenzare la vulnerabilità dei singoli alle ondate di calore. Un’analisi della letteratura scientifica è stata condotta da CMCC@Ca’Foscari.

Nel corso dell’ultimo mezzo secolo, la probabilità del verificarsi di ondate di calore è cambiata in ogni parte del mondo, crescendo fino a cento volte rispetto a un secolo fa. Le ondate di calore rappresentano oggi la principale causa di mortalità legata agli eventi estremi e continueranno ad esserlo nei prossimi anni, nel contesto di un clima in riscaldamento.

[hidepost]

Nelle aree urbane, il fenomeno dell’isola di calore porta a temperature più elevate di quelle delle aree non edificate. Ma poiché le città sono altamente eterogenee al loro interno, sia in termini di contesto fisico urbano sia in relazione alle caratteristiche degli abitanti, non tutte le parti delle aree urbane sono ugualmente vulnerabili alle ondate di calore. Diventa fondamentale quindi identificare le zone più vulnerabili allo stress da calore per poter attuare interventi mirati a livello locale, destinati a migliorare la capacità di affrontare l’impatto delle ondate di calore sulla salute dei cittadini.

L’articolo “The heat-health nexus in the urban context: A systematic literature review exploring the socio-economic vulnerabilities and built environment characteristics”, pubblicato sulla rivista Urban Climate e condotto dalla Fondazione CMCC in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, ha analizzato la letteratura scientifica esistente sul tema per identificare quali siano i fattori fondamentali nella relazione tra calore e salute in un contesto di ambiente urbano costruito. L’analisi ha selezionato quaranta articoli dalla vasta letteratura sul tema, estratti da due note banche dati della letteratura scientifica (Scopus e PubMed).

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Gennaio 2021

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio