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Isola artificiale danese per l’energia rinnovabile

COPENAGHEN – I Paesi del Nord Europa si confermano all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni innovative nel campo della transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. La Danimarca ha infatti approvato un piano per costruire un’isola artificiale nel Mare del Nord che produrrà energia rinnovabile in grado di soddisfare il fabbisogno di elettricità di 3 milioni di famiglie.

La «energy island», che nella sua fase iniziale avrà le dimensioni di 120mila metri quadrati, l’equivalente di circa 18 campi da calcio, sarà collegata a centinaia di turbine eoliche offshore e fornirà sia energia alle famiglie che idrogeno verde per il trasporto marittimo, aereo e l’industria.

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Il piano danese si colloca nel contesto dell’iniziativa dell’Unione Europea per trasformare il suo sistema elettrico affidandosi principalmente alle energie rinnovabili e per aumentare la capacità di energia eolica offshore di 25 volte entro il 2050.

«Questo è veramente un grande momento per la Danimarca e per la transizione verde globale – ha detto il ministro dell’Energia Dan Jorgensen – L’isola darà un grande contributo alla realizzazione dell’enorme potenziale dell’eolico offshore europeo».

L’isola energetica ha un ruolo cruciale nel quadro dell’obiettivo della Danimarca di ridurre le emissioni di gas serra del 70% entro il 2030 dai livelli del 1990 (le ha già ridotte del 40%), uno dei piani più ambiziosi al mondo, nonché di centrare la neutralità climatica – cioè azzerare le emissioni nette di CO2 – entro il 2050. Il paese nordico, favorito dal clima ventoso, è stato un pioniere nell’eolico onshore e offshore. Il primo impianto offshore su larga scala è stato installato nel 2002. Sono danesi il più grande produttore al mondo di turbine eoliche (Vestas Wind) e uno dei maggiori gruppi specializzati nell’eolico offshore (Orsted).

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Pubblicato il
13 Febbraio 2021

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