Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le sardine come simbolo?

Riceviamo da Roberto Antico di La Spezia:

Caro direttore, ho visto che ogni tanto ti diverti a pubblicare vignette riferite al nostro mondo marittimo e portuale. Bene: sulla Settimana Enigmistica di qualche tempo fa ho trovato (e gliela invio) una divertente vignetta che può avere anche riferimenti politici (l’occupazione del movimento delle sardine della sede romana di un partito) ma in particolare evidenzia il passaggio delle specie marine da un mare all’altro, anche in situazioni – le sardine già in scatola… – apparentemente impossibili. Siamo invasi, nel Mar Ligure, da barracuda a branchi, che in passato non si spingevano oltre la Sicilia, per non parlare di balene, granchi equatoriali, meduse sudafricane, eccetera. Un tempo si dava la colpa alle acque di sentina delle navi che portavano le uova di pesci “esteri”. Ma non sono da tempo sigillate queste acque di sentina?

[hidepost]

*

La proliferazione di specie marine aliene nelle nostre acque non è di oggi: e comunque l’immagine delle sardine che dalla scatola saltano nella bocca del pesce rosso (evidentemente sorpreso e contrariato) rende bene la situazione. Siamo d’accordo con te che oggi non sono più le acque di sentina delle navi a diffondere le specie aliene: la causa principale è il riscaldamento del Mediterraneo – che segue il riscaldamento degli oceani e degli stessi poli – che favorisce la colonizzazione di specie provenienti dai mari più caldi. Dal mar Rosso per esempio sono arrivate e stanno arrivando specie locali attraverso il canale di Suez (e non a caso la migrazione si chiama “Lessepiana” dal nome del costruttore del canale il francese Lessep). Non tutto il male viene per nuocere: i barracuda che tu citi non sono male sia come spettacolo sia come piatto per i ghiottoni…

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio