Gioia Tauro Port Agency e forza lavoro

Nella foto: Il tavolo della presidenza con Agostinelli al centro.

GIOIA TAURO – Per condividere un comune percorso di sviluppo del porto, il commissario straordinario dell’Autorità Portuale, Andrea Agostinelli, ha riunito i membri del cluster marittimo al fine di alimentare una maggiore sinergia e condivisione delle principali esigenze di produttività dello scalo.

È stata una prima riunione che ha visto, seduti allo stesso tavolo, i rappresentanti delle sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Orsa e Sul), i due terminalisti (MedCenter Container Terminal e Automar Spa) e le quattro imprese portuali (ex art. 16).

Nel dare il benvenuto, il commissario Agostinelli, accompagnato dal segretario generale, Pietro Preziosi, dall’amministratore unico della Gioia Tauro Port Agency, Cinzia Nava, dal responsabile del Settore Legale, Simona Scarcella, e dal dirigente dell’Area amministrativa, Pasquale Faraone, ha illustrato i punti di forza e di debolezza che, in questo preciso momento, caratterizzano l’operatività dello scalo.

Partendo dalle peculiari caratteristiche infrastrutturali del porto, quali la profondità dei fondali, la posizione baricentrica nel Mediterraneo e l’arrivo delle portacontainer ultra-large, Agostinelli ha rivolto l’attenzione al fattore umano, che è l’elemento cardine su cui puntare per programmare un’ulteriore crescita dei traffici del porto, che oggi è il primo scalo in Italia nel settore del transhipment.

Su invito di MedCenter Terminal Container, al centro della discussione è stata posta la produttività dello scalo e, di conseguenza, la relativa gestione della forza lavoro nei casi di “picco dei traffici”, che richiedono il coinvolgimento di una maggiore manodopera, rispetto a quella in forza alla MCT.

Sulla base di queste considerazioni e, anche, alla luce del prossimo termine di scadenza (31 dicembre 2021) della Gioia Tauro Port Agency, Agostinelli ha illustrato l’opportunità di procedere alla promozione e alla successiva costituzione dell’Agenzia prevista dall’art 17, comma 5, della L. 84/94 e s.m.i., al fine di garantire l’erogazione di prestazioni di manodopera portuale interinale.

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