Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Banchinamento del canale portuale e caratterizzazione dei fondali portuali

Andrea Agostinelli

GIOIA TAURO – Prosegue a pieno ritmo il programma di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nel porto di Gioia Tauro. Sono stati avviati i lavori di realizzazione della banchina di ponente ad opera della ditta Fincosit, un’impresa italiana tra le maggiori nel settore dell’ingegneria civile con un’alta specializzazione nel campo marittimo.

L’attività interesserà una porzione di banchina lunga 400 metri circa, che assumerà rilevanza strategica per la politica di sviluppo dello scalo. Dopo aver confermato il primato nazionale nel settore del transhipment, ora si punta alla diversificazione dei servizi portuali.

Passo dopo passo, l’Ente, guidato dal commissario straordinario e designato come prossimo presidente Andrea Agostinelli, pone le basi per offrire allo scalo un’ulteriore realtà infrastrutturale. L’obiettivo è quello di realizzare un polo cantieristico, proiettato ad implementare le attività lavorative attualmente presenti nel porto calabrese.

L’opera dovrà essere ultimata entro un anno dall’inizio dei lavori e sarà finalizzata alla creazione dell’accosto del bacino di carenaggio. Del valore di circa 12,6 milioni di euro, si giungerà così al completamento del banchinamento del canale portuale che, in questo tratto, avrà una profondità pari a 17 metri.

Collegati a questi lavori, a giorni inizieranno le operazioni di caratterizzazione dei sedimi portuali. L’obiettivo è quello di monitorare lo stato di salute ambientale dei sedimenti portuali, a compimento dei lavori infrastrutturali in corso lungo le banchine. Si tratta di un’attività richiesta per testare la composizione strutturale e biologica delle sue sabbie che, attraverso una gestione integrata ed ecosostenibile, vengono usate per il ripascimento del tratto di costa limitrofa al porto.

Con lo sguardo agli aspetti tecnici, le attività prevedono il prelievo del materiale sabbioso con il successivo campionamento dei sedimenti del primo tratto di canale e lungo lo specchio acqueo del bacino portuale lato Nord.

L’adozione di questo programma rientra nella complessiva politica di rilancio dello scalo condotta dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro, che ha messo in campo un articolato piano di lavori infrastrutturali per mantenere alte le sue performance, in un contesto internazionale in continuo sviluppo.

Pubblicato il
19 Maggio 2021

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio