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Formare il futuro nei trasporti

Nella foto: Agostinelli al Convegno Uil Trasporti Calabria.

GIOIA TAURO – Al centro della discussione affrontata nel corso del convegno “Programmare e formare il futuro occupazionale nei trasporti”, organizzato dalla Uil Trasporti Calabria, Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha parlato di centralità della sicurezza nei luoghi di lavoro, importanza della formazione e attenzione dell’Ente, da lui presieduto, verso tutti gli scali portuali di propria competenza.

«Parlare di trasporti e occupazione in Calabria – ha detto Agostinelli – significa iniziare a farlo attraverso Gioia Tauro. Un porto leader nel transhipment internazionale, che ha ripreso il primato di settore a livello nazionale e rappresenta una realtà importante per la nostra regione. L’economia calabrese può contare su realtà portuali diverse, alle quali rivolgeremo impegno e dotazione finanziaria per garantire lo stesso sviluppo a Crotone, Corigliano Calabro, Vibo Marina e Taureana di Palmi».

Da rappresentante legale di un Ente pubblico, Agostinelli ha puntato l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. «Nonostante siamo certi della correttezza dei terminalisti che operano nei nostri scali – ha spiegato – abbiamo fatto richiesta al “Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro” (Spisal) di effettuare un controllo ispettivo. Credo sia fondamentale garantire la massima osservanza delle relative disposizioni normative, perché non si può correre ai ripari quando poi si verificano le tragedie».

Agostinelli si è, altresì, soffermato sui finanziamenti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per evidenziare quanto lo scalo calabrese non abbia bisogno di avere risorse per realizzare opere faraoniche, in quanto è già dotato di una infrastrutturazione d’avanguardia.

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«Il nostro porto riceverà 50 milioni di euro dal Fondo parallelo della portualità, che saranno destinati ai lavori di approfondimento dei fondali fino a 18 metri per l’intero canale. Abbiamo scelto di tutelare e migliorare la peculiarità del nostro scalo, che grazie alla profondità dei fondali è l’unico in Italia capace di ricevere i cosiddetti giganti del mare. All’interno del PNRR sono previste, invece, misure a sostegno della progettazione di RFI, fondamentale anche allo sviluppo intermodale del porto di Gioia Tauro.

In soli tre anni abbiamo costruito un gateway ferroviario, da cui partono i treni, ma deve essere opportunamente collegato alla rete nazionale affinché possa assicurare un ottimale trasporto dei container dal mare verso il mercato interno ».

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha, quindi, chiuso il cerchio del proprio intervento soffermandosi sull’occupazione, che deve essere tutelata e incentivata.

«Non a caso – ha concluso – ci siamo adoperati al fine di istituite un’agenzia portuale, ex articolo 17 legge 84/94, per assorbire i 104 lavoratori, non più assunti dal Terminalista o licenziati da altre aziende portuali. Appena il Governo ci darà il suo papere positivo, finanzieremo il 49 % del capitale per dare risposte ai lavoratori calabresi».

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Pubblicato il
3 Luglio 2021
Ultima modifica
5 Luglio 2021 - ora: 15:43

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