Piombino: sacrifici e compensazioni

PIOMBINO – Difficile sbrigarsela con l’etichetta di uno dei soliti comitati NIMBY (Not In My Back Yard) per la battaglia che l’associazione Idra – e non da sola – sta conducendo contro il decreto del governo che impone il rigassificatore galleggiante dentro il porto piombinese.

Protesta legittima.

Ma anche protesta probabilmente inutile perché il decreto decreta, cioè è difficile che rientri.

E perché il superiore interesse dal Paese può imporre anche questo tipo di sacrifici.

La crisi infuria, il pan ci manca sul ponte sventola bandiera bianca”. Ve la ricordate, dai banchi di scuola, questa strofa della poesia di Fusinato sulla caduta di Venezia davanti alle truppe napoleoniche?

Il parallelo può essere concreto, sostituendo nella poesia la parola pane con il gas. Che a sua volta rischia di farci mancare anche il pane.

La crisi è seria, c’è poco da scherzarci sopra come sanno bene anche le imprese portuali che stanno stramazzando sotto le bollette.

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