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Per Confitarma occorre “un unico timoniere”

ROMA – Si è tenuto lunedì scorso presso l’Ordine degli Avvocati di Roma, Fondazione scuola forense Vittorio Emanuele Orlando l’evento “Blue economy e intermodalità sostenibile: Profili giuridici” organizzato da Giuseppe Cavuoti.

Per Confitarma sono intervenuti 👤 Barbara Visentini e 👤 Luca Sisto.

Quest’ultimo, direttore generale di Confitarma, ha ribadito che lo shipping, da sempre attento alla sostenibilità del trasporto marittimo, è un settore “hard to abate”, cioè ancora per molto tempo sarà dipendente dai combustibili fossili.

Per questo, a fronte delle sempre più rigide e stringenti normative internazionali ed europee volte a ridurre le emissioni di Co2 stabilendo tempi rapidi per l’utilizzo di combustibili alternativi, bisogna regolamentare la transizione ecologica accompagnando l’industria con regole giuste e praticabili.

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Purtroppo, ancora oggi, soprattutto in Italia – è stato ribadito – si sottovaluta il fatto che la navigazione marittima è la modalità più sostenibile in assoluto e quella che garantisce il funzionamento delle industrie e l’approvvigionamento di cibo ed energia. A tal fine, quella che Sisto ha definito “Navitalia”, ha bisogno di un buon equipaggio guidato da un bravo comandante, cioè diverse figure professionali coordinate da un’unica guida e non di 8 amministrazioni diverse: una cabina di regia del mare che operi nell’interesse dell’Italia, quale paese marittimo di primaria importanza nel mondo.

Luca Sisto ha anche messo in evidenza come bisognerebbe avere un approccio più olistico alla Blue Economy ed ha richiamato l’attenzione sull’ultimo miglio ferroviario per le merci che arrivano in porto. Modalità che perfezionata e conclusa permetterebbe a tutti i porti di essere più competitivi.

Barbara Visentini, membro del Consiglio Generale di Confitarma, ha ricordato l‘importanza fondamentale del Registro Internazionale, pilastro della competitività della flotta italiana e, guardando ai dati del movimento delle merci in import ed export in EU e in Italia, che è strategicamente importante mantenere una flotta di bandiera competitiva.

Oggi siamo di fronte ad una rivoluzione nello shipping italiano l’estensione del Registro Internazionale alle bandiere comunitarie, dobbiamo evitare un nuovo flagging out indiscriminato puntando alla sburocratizzazione, snellendo e velocizzando le procedure. Per questo da tempo l’armamento italiano chiede una Governance unica.

Al convegno ha partecipato anche 👤 Davide Magnolia dello studio legale LCA, esperto in diritto dei trasporti e shipping ed associato Confitarma, che ha spiegato come la blue economy sia centrale e strategica non solo a livello nazionale ma anche in un’ottica europea.

“Anche perché non bisogna dimenticare che se il mare fosse una nazione, sarebbe la settima economia al mondo”. Ha poi ricordato come il PNRR, “che tra i molti pregi ha però la colpa di aver trascurato le autostrade del mare”, abbia previsto notevoli investimenti in favore della “cura del ferro” e dello “shift modale” verso la ferrovia, ponendo l’intermodalità al centro delle politiche per la transizione ecologica ed energetica.

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Pubblicato il
22 Ottobre 2022
Ultima modifica
24 Ottobre 2022 - ora: 10:31

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