Interporti e aumenti di capitale

LIVORNO – Premesso che ormai la catena logistica non può essere vista né sviluppata in un singolo anello senza coinvolgere gli altri, è indubbio che oggi gli armatori, sia nel campo delle Autostrade del Mare sia in quello più in generale delle grandi direttrici globali, si stiano mediamente dimostrando più reattivi e più impegnati sul mutare dei mercati.

Non solo gli armatori, in verità, ma in generale i grandi imprenditori della logistica.

Ultimo esempio, il nuovo aumento di capitale (6 miliardi, non bruscolini) sottoscritto dai soci dell’interporto di Trieste, che fa parte di una collaudata e avanzata catena tra le più efficienti d’Europa.

Altri esempi stanno arrivando dal proliferare di lavori sui porti gestiti dai grandi gruppi terminalisti. Lo sappiamo.

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