LIVORNO – Mai come in questo periodo d’inizio agosto, la sete d’acqua fresca e pulita ha coinvolto tutti. E il consumo di acqua minerale, con il conseguente impatto ambientale delle bottiglie e bottigliette di plastica abbandonate, ha aggiunto i picchi. Torna bene il nostro titolo “rubato” dal Novelliere del Petrarca.
In questo quadro va obiettivamente lodata l’iniziativa dell’Asa labronica (l’azienda pubblica di servizi ambientali che fornisce l’acqua dell’acquedotto) di istallare nelle aree più frequentate del lungomare alcuni punti di erogazione di acqua potabile opportunamente filtrata e depurata, con la piena libertà di rifornirsi semplicemente aprendo un rubinetto o schiacciando un pulsante. E per di già, tutto gratis, con la benedizione dei bagnanti assetati ma anche di chi, per motivi ambientalisti o semplicemente per risparmiare, non vuol ricorrere all’acqua minerale.
La novità – per dire il vero in alcuni punti ha già due anni – sono gli impianti che l’ala ha istallato e gestisce sia all’isola d’Elba che alla Capraia, con l’acqua gratis che non solo è depurata e demineralizzata al meglio ma è anche freschissima. A Capraia, l’isola livornese più lontana, i punti di rifornimento sono addirittura due: uno in alto, in paese vicino alla chiesa parrocchiale di piazza Milano, e uno sul porto, a fianco della fermata del pulmino porto-paese gestito dalla famiglia Raciti per conto della Regione.